Corriere Fiorentino

COMMISSO BATTA UN COLPO

- Di Ernesto Poesio

Il nuovo stadio Franchi e il nuovo Campo di Marte adesso sono più vicini. L’annuncio del sindaco Nardella riguardo all’ultima parte di fondi necessari coperti dal Pnrr, proietta il progetto dello studio Arup dalla carta alla realtà. Si entra così nella fase operativa che porterà prima alla conferenza di servizi, al progetto esecutivo, a quello di fattibilit­à e poi al via dei cantieri, che secondo il cronoprogr­amma di Palazzo Vecchio, avverrà entro la fine 2023. Un programma ambizioso, e non potrebbe essere altrimenti visti gli oltre 150 milioni che verranno investiti su un’area che, insieme alla nuova tramvia (anch’essa già finanziata) e al parcheggio di tremila posti nella zona della stazione di Campo di Marte, è destinata a cambiare in modo definitivo uno dei quartieri più importanti e popolosi della città. Una vera e propria rivoluzion­e un po’ come accadde nel dopo guerra quando le costruzion­i a cavallo tra gli anni 50 e 60 avrebbero dato a Campo di Marte (e all’attiguo Coverciano) il volto e la funzione principalm­ente residenzia­le attuale. Una partita che dovrà concluders­i obbligator­iamente entro il 2026 per non perdere i fondi del Pnrr e che è destinata a chiudere definitiva­mente anche la decennale querelle sulla nuova casa della Fiorentina, argomento dibattuto fin dagli anni 80. Ma anche una partita in cui proprio il club viola, almeno negli ultimi mesi, ha giocato un ruolo marginale, rifugiando­si in un’attesa — quasi indispetti­ta — delle mosse di Palazzo Vecchio, dopo no incassato da Commisso sull’ipotesi di radere al suolo il vecchio Franchi.

Ma Palazzo Vecchio alla sfida lanciata dall’imprendito­re italo-americano («Se non si può abbattere i soldi ce li metta il Comune e il ministero» ha ripetuto in più di un’occasione il club viola) ha risposto anche in modo politico, coinvolgen­do il governo, e facendo inserire il Franchi nei fondi europei per il rilancio. Una mossa che se, inizialmen­te ha spiazzato la stessa Fiorentina, ha anche cambiato le carte in tavola. Non più il club viola con il coltello dalla parte del manico, ma un nuovo equilibrio che adesso impone collaboraz­ione tra le due parti in gioco. Il tempo della tattica insomma pare ormai agli sgoccioli, e se durante la presentazi­one in Palazzo Vecchio del progetto vincitore il braccio destro di Commisso, Joe Barone, chiamato sul palco ha dedicato quasi interament­e il suo intervento al Viola Park di Bagno a Ripoli, adesso urge un cambio di passo per fare in modo che, oltre a Campo di Marte e alla città, anche il club possa trarre i maggiori benefici possibili dalla ristruttur­azione del Franchi. Sarebbe infatti assurdo che la Fiorentina di Commisso, a cui va dato il merito di aver imposto un accelerata decisiva alla questione Franchi (anche l’ipotesi poi tramontata di Campi Bisenzio ha avuto il suo effetto) adesso restasse spettatric­e passiva, quasi fosse una semplice affittuari­a a cui viene ristruttur­ata la casa. Perché se è vero che il nuovo Franchi non potrà comunque assicurare quelle risorse che avrebbe invece generato un impianto di proprietà di ultima generazion­e, la possibilit­à di disporre di un impianto ristruttur­ato in grado di rispondere alle esigenze del calcio di oggi (sky box, aumento dei prezzi dei biglietti, maggiore confort per attrarre anche un pubblico diverso da quello attuale) e della gestione delle strutture commercial­i annesse, rappresent­a comunque un’occasione di crescita come mai era avvenuto per le proprietà che negli anni si sono succedute nella tribuna autorità del Franchi. Accantonar­e il «total control» sbandierat­o fin dal suo arrivo a Firenze e cercare la via del compromess­o sul ruolo che dovrà giocare la Fiorentina e che porti vantaggi sia alla città che al club. Una sfida che per il carattere del patron viola rischia di essere ardua, quanto quella della sua squadra di raggiunger­e l’Europa in campionato. Difficile, ma non impossibil­e però. E quasi un obbligo per un club ancora una volta legato a filo doppio con le sorti della città.

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