Riflettori puntati sulle strategie
Con lo scoppio della guerra in Ucraina e le conseguenti tenzioni geopolitiche che hanno causato l’aumento dell’incertezza, della volatilità dei mercati e il rallentamento del commercio mondiale, l’ottimismo delle imprese per il 2022 ha lasciato il posto ad uno scenario di instabilità. Prima dello scoppio del conflitto (fine 2021), PwC Italia ha intervistato oltre 150 imprenditori e Amministratori Delegati in Italia nel contesto dell’iniziativa internazionale "Global CEO Survey", chiedendo loro quali temi hanno in agenda. Veronica Poggi, partner PwC Italia, ha presentato, nel corso di Top 500 Firenze i principali temi emersi. Fra questi la capacità delle imprese di prendere decisioni rapide. «La pandemia e lo scoppio della guerra in Ucraina hanno evidenziato come strutture aziendali flessibili e caratterizzate da processi decisionali rapidi e frequenti siano state in grado di reagire alle crisi – ha evidenziato Veronica Poggi - Per questo il 51% dei Ceo implementa attività di valutazione infraannuale dei progetti più importanti, prevedendo processi di review dei
piani aziendali sempre più frequenti in modo da reagire tempestivamente ai cambiamenti».
Fra i fattori strategici evidenziati anche il talent management: «Le persone e il loro coinvolgimento nelle decisioni dell’azienda sono percepiti come essenziali per perseguire piani di sviluppo. Ottenere e mantenere le persone giuste nei posti giusti al momento giusto non è mai stato così impegnativo. Per attrarre e mantenere queste risorse indispensabili e le loro competenze, le aziende devono attuare nuovi modelli di leadership e strumenti per la gestione delle risorse umane».