B&C Speakers, Lorenzo Coppini: «Il bilancio di sostenibilità porta verso scelte più consapevoli»
L’azienda con sede a Bagno a Ripoli investe sul "green"
« Il bilancio di sostenibilità è un biglietto da visita importante per chi, come noi, lavora con investitori internazionali ma, allo stesso tempo, è anche uno strumento utile per farsi conoscere dai nostri dipendenti all’interno dell’azienda: tutti insomma devono sapere in che direzione stiamo lavorando per ridurre l’impatto ambientale e remare verso un futuro più “green”». L’amministratore delegato della B&C Speakers, il Cav. Lorenzo Coppini, è stato tra gli imprenditori che hanno partecipato alla Tavola Rotonda organizzata nell’ambito del convegno Top 500 Firenze del 27 aprile scorso. Dal 1946, l’azienda che rappresenta è uno dei più grandi e prestigiosi produttori di trasduttori per altoparlanti professionali al mondo. Ed è anche una delle aziende che dal 2023 avrà l’obbligo di redigere un bilancio di sostenibilità. La fase attuale è dunque puramente transitoria: dovrà servire per affinare la conoscenza di alcuni termini e per approfondire alcuni concetti che saranno poi fondamentali da qui a qualche mese. «Stiamo lavorando in questo senso – ha affermato Coppini – cioè per cercare di apprendere tutta una serie di criteri e di terminologie che spesso sono mutuate dall’inglese e quindi in italiano non hanno un significato immediato. Ci stiamo impegnando dunque per arrivare pronti al 2023 quando il bilancio di sostenibilità diventerà un obbligo per la nostra azienda». La sfida è ardua e l’amministratore delegato di B&C Speakers lo sa bene. Ma da qualche parte si deve pur cominciare e l’azienda con sede a Bagno a Ripoli sta già facendo molto per cercare di ridurre quanto più possibile l’impatto dell’industria sull’ambiente. Ridurre, perché eliminare del tutto l’inquinamento resta per Coppini una vera e propria utopia. «Un traguardo impossibile da raggiungere – ha affermato – ma sicuramente qualcosa si può fare. E tanto o poco che sia, siamo in dovere di farlo per il bene di tutti. Personalmente penso che già ridurre l’impatto delle aziende sull’ambiente potrebbe essere un buon risultato».