Environmental, Social and Governance Quando il business diventa sostenibile
Lo scopo è di ottenere un buon vantaggio reputazionale
Un consumatore sempre più attento alle tematiche ambientali che ha preso coscienza del proprio potere nell’orientare, attraverso l’uso massiccio dei social media, le scelte di acquisto di amici, parenti e conoscenti. Boicottando, quando è necessario, quei brand che, a causa della scarsa conoscenza della propria filiera, non si impegnano a sufficienza per la salvaguardia del pianeta e per la risoluzione di problemi sociali (le condizioni di lavoro) e governance (corruzione e remunerazione dei dirigenti). Si impongono così all’attenzione nuovi modi di fare business, basati sugli ESG (Environmental, Social and Governance), i tre fattori centrali nella misurazione della sostenibilità di un investimento, eliminando la dicotomia tra il concetto di business e quello di sostenibilità, che, fino a poco tempo fa, rappresentava il sentire comune tra gli imprenditori.
«In PwC – spiegano
(nel tondo sopra) (sotto), alla sostenibilità come elemento chiave per sviluppare i nostri servizi e accompagnare il percorso virtuoso scelto dai nostri clienti. Per questo abbiamo strutturato un team di competenze multidisciplinari, impegnato nel fornire le soluzioni che garantiscano il perseguimento di risultati sostenibili. Non solo competenze sulle soluzioni dunque, ma anche sui settori (le industry) per guardare alle sfide dei nostri clienti integrando, dove necessario, l’uso della tecnologia. I modelli di business di maggior successo sono quelli che integrano i valori della sostenibilità negli obiettivi strategici: anche noi consigliamo questa strategia ai nostri clienti. Che, talvolta, devono costruire ex novo una filosofia aziendale basata su una cultura sostenibile divulgandola a tutti gli stakeholder. Lo scopo è quello di ottenere un vantaggio reputazionale che consente di associare mentalmente l’azienda a precisi impegni misurabili nel tempo in relazione alla sostenibilità di un investimento».