Festa Empoli, è salvo: «Noi, un miracolo» E «nonno» Andreazzoli può restare ancora
Aritmeticamente in A da lunedì sera. La sindaca: sullo stadio troveremo l’accordo
EMPOLI La gioia è esplosa in città e sul web. A Empoli adesso c’è solo voglia di festeggiare. Non che ci fossero dubbi, ma ora c’è anche l’aritmetica: l’Empoli è salvo e nella stagione 2022-23 giocherà il suo quindicesimo campionato di serie A (il tredicesimo della gestione Corsi).
Il pareggio nel posticipo di lunedì tra Atalanta e Salernitana ha tolto ogni dubbio. E al fischio finale è partita la festa e la soddisfazione in città, a partire dalla sindaca Brenda Barnini: «I complimenti più sinceri — dice — È stato un campionato difficile, con grandi momenti di esaltazione, come le vittorie con Juventus, Fiorentina e Napoli, ma anche con momenti di difficoltà. Un risultato straordinario — continua — che denota le capacità del presidente Corsi di stare dentro a un mondo fatto di realtà molto più grandi dal punto di vista economico e finanziario. La sua grandissima forza è sempre stata quella di saper investire sui giovani, di farli crescere in un contesto sano. La vittoria più bella? Quella nel derby, anche se ce ne sono state tante belle. Fiorentina, Juventus, Napoli: un bel podio di emozioni».
Per il futuro, poi, c’è da pensare allo stadio: «Ci aspettiamo — dice Barnini— che il prossimo anno possa essere quello in cui riusciremo, insieme, a dare una prospettiva anche alla questione dello stadio. Il passo indietro del presidente Corsi? In quella fase era ancora molto concentrato sul campionato. Adesso vedremo. Il procedimento non è semplice, ma spero si possa trovare la giusta sintonia». Dalla sindaca, ai tifosi. Che in queste ore hanno rimepiti i social: «Lunga vita a Fabrizio Corsi, merita una statua d’oro… Lui è l’artefice di tutto. Ci siamo rimAsti», «È una malattia che non va più via. Grazie alla società per regalarci emozioni da tanti anni. Abbiamo pianto e abbiamo goduto tanto anche quest’anno», «Una squadra bella e coesa, fatta di giovani campioni allenati da un uomo perfetto per i giovani», si legge sulla bacheca ufficiale del club, che appena dopo aver saputo di essere matematicamente salvo ha scritto «Come nelle fAvole».
«L’Empoli — continuano i tifosi — è l’unica società in Toscana che sa fare calcio ad alti livelli. Le altre, Fiorentina compresa, vanno avanti improvvisando. Grande Empoli». Un plebiscito di attestati di stima, insomma. Il popolo azzurro ha la certezza di aver compiuto un’altra impresa. L’ennesima. Tanto che arrivano i complimenti anche da Livorno («Orgogliosi di voi da Livorno») e da Salerno («Complimenti da Salerno»).
Ora alla società non resta che pensare al futuro. L’intenzione è quella di ripartire da Aurelio Andreazzoli, l’allenatore che ha saputo dare gioco e fiducia a questa squadra. Pinamonti (in prestito dall’Inter e destinato a grandi palcoscenici) se ne andrà, per gli altri ci sarà tempo per prendere una decisione. La priorità, come detto, è allenatore: servirà, a tempo debito, mettersi a un tavolo e parlare per tracciare la strada, ma soprattutto capire le intenzioni dello stesso Andreazzoli. Prima però c’è da chiudere un campionato con dignità e senza pensieri. Venerdì, tanto per fare un esempio, c'è l’Inter a San Siro.