Gli alberi di via delle Campore. Una mostra di Paoli
L’artista toscano in mostra con 20 opere: tele in cui ritocca foto fatte durante il lockdown
Ci sono le trame dei rami di una quercia di Chiesanuova e quelli degli alberi di via delle Campora, rami che si intrecciano e creano un bosco in cui la luce fa fatica a filtrare nelle 20 opere di Marco Paoli, esposte da ieri al 2 luglio alla Galleria Cartavetra di Brunella Baldi in via Maggio a Firenze.
È Tre.e il nuovo progetto dell’artista toscano che, nato durante il periodo del lockdown, elabora con una tecnica originale l’ossessione/passione per gli alberi di Paoli. «Durante la pandemia mi sono ritrovato a camminare per le strade in collina sopra Firenze e partendo dalle fotografie di alberi ho studiato una tecnica artigianale, quasi pittorica, che restituisce su tela la vitalità e la tridimensionalità potente della Natura». La fotografia è infatti in queste opere solo uno strumento alla base di un lavoro complesso che ha visto Paoli sovrapporre livelli di carte di riso giapponesi e cinesi e di carte dorate mineralizzate di diverse e leggerissime grammature, e usare colle antiche e materiali del passato. «Tre.e — racconta Paoli — fa seguito a Uno, Due, un progetto in divenire, nato dopo Hallelujah Toscana (libro realizzato per Contrasto, con una prefazione di Michael Cunningham e testi poetici di Alba Donati ndr). Un corpus di fotografie che ha come tema l’acqua. Uno, Due ha preso la forma di libro d’artista che è circolare, lo puoi scorrere da ambo i lati. Spero diventi una mostra». Per Tre.e, con le curatrici Marcella Cangioli e Antonella Nicola hanno giocato col titolo, usando tree come albero nella sua traduzione inglese, e nella sua accezione di numero».