Nuova, a consumi zero Alle Cure oltre 7 milioni per rifare la Calvino
La vecchia struttura sarà demolita. In aula dal 2026
Nel 2026 ci sarà una nuova media Calvino: antisismica, a energia quasi zero, con laboratori e spazi per 375 studenti. Il Comune la costruirà grazie a un finanziamento di 7.650.000 euro assegnato dal Ministero dell’Istruzione nell’ambito del Pnrr per la «Costruzione di nuove scuole mediante sostituzione di edifici» (16 sono le scuole in Toscana che hanno ricevuto i fondi, su 42 domande toscane presentate). La Calvino, del comprensivo Le Cure, sarà completamente demolita e ricostruita. Attualmente è costituita da tre blocchi distinti e ha aree per attività all’aperto recintate, ma è obsoleta dal punto di vista dell’efficienza energetica e necessita di interventi antisismici.
Palazzo Vecchio, nel piano di controlli e di interventi manutenzione (di riqualificazione, di efficientamento energetico, antisismici) delle scuole della città, per la Calvino ha ritenuto che la soluzione ottimale, sulla base di un’analisi dei costi-benefici, fosse quella di procedere alla demolizione e al completo rifacimento dell’edificio, più che un intervento di consolidamento o miglioramento sismico, come invece avviene per altre scuole. Così ha presentato domanda per il finanziamento.
«Stiamo facendo interventi in varie scuole che riguardano la staticità e la sismica: per alcune sono sufficienti interventi di manutenzione, per altre come la Calvino, è più conveniente demolire e ricostruire — commenta l’assessore all’Educazione Sara Funaro — Siamo molto soddisfatti per avere ricevuto il finanziamento per realizzare la nuova scuola Calvino perché ci permetterà di avere una nuova scuola bella, sicura e attenta all’ambiente. Questo progetto è un tassello di un ampio piano di miglioramento dei nostri istituti scolastici per garantire una migliore qualità della vita scolastica e maggiore efficienza energetica». La nuova scuola ospiterà in totale 375 studenti e avrà alcune aule «speciali»: un laboratorio di scienze, uno di linguaggi dell’arte, uno di musica, e uno materie matematico scientifiche, un laboratorio di informatica, uno «allenamenti», una biblioteca, una palestra, e un open lab, uno spazio esterno organizzato come un vero ambiente didattico polifunzionale sia per le attività sportive sia per quelle musicali. Dal punto di vista energetico il nuovo edifico avrà una classe Nzeb 20% («nearly zero energy building», ovvero sarà un edificio a energia quasi zero).
I lavori del nuovo edificio dovrebbero iniziare nel settembre 2023 e finire per marzo 2026, per accogliere quindi gli studenti alla prima campanella di settembre di quell’anno. Il Ministero dell’Istruzione curerà direttamente la progettazione di fattibilità tecnica ed economica tramite un concorso di progettazione, mentre il Comune seguirà le fasi successive di progettazione e la realizzazione dell’opera. Nel frattempo i ragazzi saranno ospitati in una scuola «volano», che potrebbe essere per esempio l’edificio comunale di via Nicolodi. Qui dovrebbero essere accolti anche gli studenti della Don Milani durante i lavori al loro plesso, che inizieranno prossimamente, che dovrebbero finire in tempo per lasciare poi posto agli alunni della Calvino.