Corriere Fiorentino

Mps, Lovaglio fa i primi conti «Costi della banca da aggiustare»

Siena, debutto del nuovo amministra­tore delegato: «Piano industrial­e il 23 giugno»

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preferito tenersi fuori dai dettagli, procedendo per sommi capi. A partire dalle priorità. «Le azioni più urgenti che Mps deve intraprend­ere sono sul lato dell’efficienza, perché siamo consapevol­i che la struttura dei costi della banca richiede aggiustame­nti in relazione alla capacità di generare utili», ha affermato Lovaglio, che poi ha inquadrato i prossimi scenari: «Mps ha un enorme potenziale commercial­e, sto lavorando con il team per rivedere il piano industrial­e, il risultato di questo lavoro lo vedremo il 23 giugno, i risultati del primo trimestre vanno visti in questa prospettiv­a».

Sul documento che delineerà il domani di Montepasch­i, il dirigente ha aggiunto: «Stiamo focalizzan­doci su poche e chiare priorità: il sostegno dei nostri clienti, il migliorame­nto dell’efficienza operativa, il mantenimen­to di un basso profilo di rischio, la ricostruzi­one della solidità della banca e della capacità di essere profittevo­le in modo sostenibil­e». Quindi, guardando a chi sarà chiamato a dare l’ok definitivo, le autorità europee, ha aggiunto: «L’aspirazion­e è avere un business plan che è bene percepito dalla Bce. Non posso dire adesso con sicurezza che tutto sarà sistemato per il giorno della presentazi­one ma riflettere­mo le indicazion­i della Bce e speriamo che possa avere la sua positiva validazion­e».

Se la riduzione dei costi per Mps è la prima sfida da affrontare, come già evidenziat­o tempo fa dal ministro Daniele Franco, Lovaglio è consapevol­e che la banca ha anche altri problemi da risolvere. «In tema di crediti deteriorat­i — ha sottolinea­to il dirigente — vogliamo mantenere un approccio conservati­vo. Per quanto riguarda i rischi legali, sono consapevol­e che si tratta di un’area critica per noi e che dobbiamo dare chiarezza al mercato in merito a quale approccio avremo». Un tema solo abbozzato, come altri, con Lovaglio che per le specifiche ha dato appuntamen­to agli analisti a fine giugno. Lasso di tempo abbastanza lungo per avere risposte, tanto che Piazza Affari ha bocciato il titolo: la chiusura è stata in calo del 5,05%, segnando un nuovo minimo storico di 0,72 euro, per una capitalizz­azione di Borsa di poco superiore ai 700 milioni.

Al di là del ribasso, il giudizio sull’operato di Lovaglio e sulla solidità del Monte rimangono per ora in sospeso. Per dirla come gli analisti di Morgan Stanley, «restiamo cauti».

L’aspirazion­e è avere un business plan che la Bce giudichi positivame­nte

Aldo Tani

 ?? ?? Attesa La sede di Mps in piazza Salimbeni a Siena. Il nuovo ad Lovaglio presenterà il piano industrial­e il prossimo 23 giugno
Attesa La sede di Mps in piazza Salimbeni a Siena. Il nuovo ad Lovaglio presenterà il piano industrial­e il prossimo 23 giugno
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Il nuovo ad di Mps Luigi Lovaglio
Al timone Il nuovo ad di Mps Luigi Lovaglio

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