Corriere Fiorentino

Volontari per Firenze La giornata speciale dei profughi ucraini

Al Piazzale decine di famiglie ospitate qui, una ha l’auto bucata da un proiettile

- Virginia Landi

Sono arrivati a decine insieme ai volontari degli Angeli del Bello per le pulizie dell’area intorno al Piazzale Michelange­lo: sono le famiglie ucraine fuggite dagli orrori della guerra (una è arrivata con un’auto bucata da una pallottola) e ospitate qui: «Vogliamo fare qualcosa per questa città, dire soltanto grazie ora non basta più».

L’iniziativa con gli Angeli del Bello. Suona l’inno di Kiev

A fianco delle numerose persone in pettorina arancio riunite a Piazzale Michelange­lo c’è un’auto parcheggia­ta. Si distingue dalle altre perché vicino alla portiera posteriore ha il foro di un proiettile che attraversa la carrozzeri­a fino all’interno. Il veicolo appartiene a Inna e Alexander, la famiglia ucraina che sabato mattina è giunta con i loro bambini per aiutare nell’iniziativa «Grazie Firenze», organizzat­a da Angeli del Bello e dalla Comunità Ucraina proprio per omaggiare Firenze in un luogo simbolo della città.

«Il proiettile che ha colpito la nostra auto durante la fuga non è niente rispetto a quello che sta accadendo in Ucraina ogni giorno — racconta Inna oggi in salvo in Italia con i due bambini e il compagno Alexander — ci abbiamo messo una settimana per arrivare qua, i corridoi umanitari non sono sicuri, vengono colpiti continuame­nte, non vengono rispettati gli accordi».

Nella folla degli oltre cento volontari presenti si riconoscon­o i volti dei rifugiati (alcune decine) pronti a dare il loro contributo. In ogni sguardo il racconto dell’esodo straziante di chi ha visto in faccia la guerra, la distruzion­e, l’ingiustizi­a e la paura, trascorsi che non fermano la voglia di partecipar­e, generare vicinanza e testimonia­re le loro storie. «Devo andare ma non so se tornerò» è con forte commozione che Valentina Volodarska ripete la frase detta al marito, con cui abita in Italia da 17 anni, nel momento prima di partire per Leopoli,

per incontrare i suoi nipoti e riportarli via con sé. «Sono andata in Ucraina per prendere i bambini delle mie due figlie che abitano a Kiev e Polonne e che lavorando come medici non possono andarsene. Sono salita su un autobus, un mezzo con cui non sapevo se avrei fatto ritorno, così ho abbracciat­o mio marito. Quando sono arrivata c’erano spari ed esplosioni ovunque. È stato un viaggio tremendo ma ce l’abbiamo fatta. Adesso i bambini stanno bene. Siamo solo in attesa che questa follia finisca».

Un’attesa che coinvolge tutti, dagli anziani ai ragazzi fino alla madre con il neonato, che già conosce il proprio inno nazionale partito un istante dopo lo scatto della foto di gruppo. «In un momento così delicato e triste l’impegno delle persone presenti riempie di speranza — dichiara il

Presidente della Fondazione, Giorgio Moretti — la solidariet­à tra popoli si riconosce anche in questi gesti». All’iniziativa c’era anche la vicesindac­a Alessia Bettini: «Un piccolo evento capace di creare un forte senso di comunità — dice — abbiamo unito le forze per rilanciare un messaggio di pace all’insegna della fratellanz­a».

Tra i coordinato­ri della giornata anche Oxsana Polataitch­ouk, rappresent­ante del Consolato onorario di Firenze: «Questa giornata rappresent­a un ringraziam­ento per la Toscana e per il popolo italiano che ci ha accolti, abbiamo ricevuto tanta solidariet­à, nei fatti, nelle parole, negli abbracci. Dire un semplice grazie non bastava più», conclude Oxsana senza nascondere l’emozione.

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(Cambi/Sestini) Insieme La comunità ucraina al Piazzale Michelange­lo mentre raccoglie i rifiuti
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 ?? ?? Pulizie Sopra l’automobile di Alexander e Inna colpita da un proiettile durante la fuga dall’Ucraina. Sotto una volontaria all’opera
Pulizie Sopra l’automobile di Alexander e Inna colpita da un proiettile durante la fuga dall’Ucraina. Sotto una volontaria all’opera
 ?? (Cambi/Sestini) ?? Insieme La foto di gruppo scattata ieri al Piazzale Michelange­lo coni profughi ucraini ospitati in città e i volontari degli Angeli del Bello
(Cambi/Sestini) Insieme La foto di gruppo scattata ieri al Piazzale Michelange­lo coni profughi ucraini ospitati in città e i volontari degli Angeli del Bello

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