Billie Holiday, una star e lo scontro con gli Usa
Il nuovo film di Lee Daniel s Gli Stati Uniti contro Billie Holiday, racconta la storia di Billie Holiday, la leggendaria cantante blues e jazz che con il suo stile contribuì a formare la musica popolare americana. Il film racconta un episodio, che segnò la tormentata vita dell’artista. Nel 1939 Holiday compose la canzone per cui ancora oggi viene in gran parte ricordata, Strange Fruit, che condannava il linciaggio dei neri in America e che fu un successo inaspettato. Da allora Billie
Holiday (che rivive nella grande performance mimetica di Andra Day) venne presa di mira dal Dipartimento Federale dei Narcotici con un’operazione sotto copertura. A Washington la canzone veniva percepita come una minaccia e si temeva che avrebbe galvanizzato la rabbia degli afroamericani. Per questo l’Fbi ingaggiò una battaglia contro la donna, legando la sua tossicodipendenza alla razza. Seguendo il solco dei biopic contemporanei, il film affronta alcune ferite ancora aperte della storia americana, concentrandosi su un personaggio la cui immagine è ambigua (stridente il contrasto tra la forza della cantante in pubblico e la sua fragilità in privato), senza mancare di concedersi una divagazione nel melò (l’amore tra Holiday e Jimmy Fletcher, l’agente incaricato di seguire i suoi movimenti). Peccato che il film non faccia emergere una vera tensione dal pur esplosivo materiale drammaturgico a disposizione.