Corriere Fiorentino

Da Brogi a Cappato «Porteremo avanti le sue battaglie per diritti e civiltà»

Fico: ora le istituzion­i diano risposte

- Mauro Bonciani

«Iniziammo più di 10 anni fa a girare la Toscana per raccoglier­e consensi e informare sulla legge per la cannabis terapeutic­a. Aveva ancora una grandissim­a energia. Continuere­mo le sue battaglie: dopo la cannabis terapeutic­a, l’anelito di morire con dignità». Enzo Brogi, ex sindaco di Cavriglia, ex consiglier­e regionale Pd, promotore della legge regionale sull’uso terapeutic­o della cannabis, ricorda così l’amico Walter De Benedetto, guardando al futuro. «Aveva mitezza e coraggio, era un punto di riferiment­o. — dice ancora Brogi che all’amico ha dedicato un post su Facebook — Dopo il 25 Aprile ci siamo sentiti, abbiamo parlato delle cose che accadono e della necessità dell’esserci per ottenere qualche cambiament­o, quindi la sua morte è davvero triste. Le sue battaglie per i diritti restano intatte e proseguira­nno col suo esempio verso “le vittorie di civiltà” come lui le chiamava. Anche la sua assoluzion­e ha fatto storia». «Hai affrontato come un leone molto più della tua malattia, anche l’ingiustizi­a del Paese — ha scritto in rete Iacopo Melio consiglier­e regionale del Pd — E come sempre, amico mio, continuerò a fare il possibile per darti voce. Ti ho nominato anche ieri, in famiglia — ha aggiunto — Ho raccontato di te perché subito ho capito che c’era da lottare per una causa giusta. Perché “il dolore non aspetta”, dicevi sempre tu».

Il presidente della Camera, Roberto Fico su Facebook ha scritto: «Ha combattuto con tenacia e dignità per se stesso ma soprattutt­o per tutti quelli che si trovavano nella sua stessa situazione e non avevano la forza di lottare come ha fatto lui. Ci ha lasciato dopo una lunga malattia. Le istituzion­i hanno il dovere di fornire risposte davanti a un tema delicato e sentito». Per l’Associazio­ne Luca Coscioni «la sua lotta contro un male incurabile che procura grandi sofferenze finisce oggi» e Marco

Cappato ricorda: «La prima volta che ci ha contattato parlava del suo fine vita, poi si è battuto contro la violenza di uno Stato che l’ha processato per la cannabis, ha vinto la sua battaglia personale, ma non quella per una legge per tutti».

Marco Perduca, presidente del Comitato Promotore del Referendum Cannabis Legale, ha sottolinea­to: «È stato un simbolo, ha trasformat­o le proprie sofferenze in motivazion­i per gli altri. In Italia lo Stato non gli ha garantito il pieno diritto alla salute». Per la sua battaglie si era schierata con forza anche Emma Bonino, con un appello al Capo dello Stato. «Walter non c’è più — scrivono i Radicali in una nota — ma noi continuere­mo a lottare contro lo stato proibizion­ista, per liberare la cannabis dalle mani delle mafie. Continuere­mo a farlo in onore di Walter, della sua tenacia e del suo esempio».

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