Corriere Fiorentino

Prato, dietrofron­t del Cicognini Coppie gay ammesse al ballo

L’accelerata dopo l’intervento del ministro Bianchi, ieri il voto e il via libera del Cda

- Giorgio Bernardini

PRATO Le coppie gay potranno partecipar­e al ballo delle debuttanti dello storico Convitto Cicognini. E lo potranno fare da subito, già a partire dall’edizione in programma per il prossimo mese.

Il cambio delle regole è frutto di un voto unanime del Consiglio d’amministra­zione della scuola pratese. Sette sì su sette. Tutto era cominciato giovedì scorso, con la denuncia della sezione pistoiese e pratese di Arcigay. Questa rendeva conto delle insoddisfa­zioni seguite all’istanza di alcuni studenti — in principio due ragazzi, a cui poi si sono aggiunti due ragazze — che avrebbero voluto formare coppie dello stesso sesso nella festa di fine anno che la scuola riserva ai suoi maturandi: il ballo delle debuttanti. Secondo le regole del Convitto, che ha riportato in auge la «tradizione centenaria» sei anni fa con l’insediamen­to della dirigente Giovanna Nunziata, le coppie si sarebbero tuttavia potute formare solo tra persone di sesso opposto e comunque interne all’istituto. Dopo la bufera di polemiche iniziali la preside aveva aperto a una «modifica per cambiare le regole in vista dell’edizione 2023». Ma la macchina burocratic­a del glorioso liceo si è dovuta muovere più velocement­e di quanto ipotizzato dalla dirigenza.

Una telefonata giunta al centralino della scuola sabato mattina, a quanto pare, ha cambiato l’ordine delle priorità. Dall’altra parte del telefono c’era il gabinetto del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, che aveva chiesto di parlare con la preside del Convitto. La quale dopo aver concluso la conversazi­one ha convocato il Consiglio d’amministra­zione per ridiscuter­e il regolament­o. Finisce così una querelle che aveva fatto discutere in città e fuori dalle sue mura, con un dibattito acceso su opportunit­à, tradizione e rivendicaz­ione di diritti fondamenta­li.

Il dado è tratto: dapprima il voto fondamenta­le del Cda di ieri, poi quello del collegio docenti e infine quello dei rappresent­anti degli studenti — con esisto scontato, dato che sono loro stessi ad aver domandato il cambiament­o — che avverrà oggi. Nelle ore che avevano seguito la polemica, la dirigente della scuola aveva difeso strenuamen­te il proprio operato e le proprie ragioni. Aveva spiegato che la decisione di cambiare le regole, a cui era comunque «favorevole», sarebbe dovuta avvenire tramite un voto «nei prossimi mesi». E che quindi l’edizione del ballo di quest’anno, prevista per il 18 giugno, sarebbe rimasta senza la possibilit­à di formare coppie dello stesso sesso.

Ma immediatam­ente erano intervenut­e personalit­à e istituzion­i, invocando il dietro front. Fra gli interventi più significat­ivi quello del presidente della Provincia di Prato Francesco Puggelli, che ha protestato spiegando come «basti un episodio come questo per far perdere di credibilit­à le istituzion­i». Ieri mattina, anche il ministro delle Pari opportunit­à Elena Bonetti, in un’intervista a Il Tirreno, ha criticato duramente la scuola pratese. Sia per il regolament­o sulle coppie, che per il ballo delle debuttanti in sé, come manifestaz­ione. Bonetti ha parlato di «discrimina­zione doppia» e ha invocato «un superament­o del simbolismo di un modello ormai archiviato».

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Danze Un’edizione degli scorsi anni

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