«Correte, babbo picchia la mamma»
Arrestato dopo la telefonata alla polizia del figlio tredicenne
VIAREGGIO (LUCCA) «Aiuto, correte subito a casa nostra vi prego, papà sta picchiando la mamma». A un lato della cornetta, un ragazzino di 13 anni, terrorizzato; dall’altra parte, un poliziotto. Che capisce subito la gravità della situazione e non perde tempo inviando sul posto una volante: al loro arrivo nell’appartamento gli agenti si trovano davanti una donna spaventata e con segni evidenti di percosse in varie parti del corpo.
Dentro la casa invece, il marito che dorme tranquillo come se niente fosse successo, e i quattro figli della coppia — tutti minorenni — in stato di choc. L’uomo viene arrestato e condotto in carcere a Massa, a disposizione dell’autorità giudiziaria: le accuse nei suoi confronti sono quelle di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale. Non solo le botte, dunque, ma anche un rapporto sessuale contro la volontà della moglie. Una scena terribile, l’ennesima di una sequenza infinita di violenze sulle donne, verificatasi domenica pomeriggio a Viareggio: le manette sono scattate per un uomo di 41 anni di nazionalità italiana, mentre la vittima è una donna di 39 anni.
L’allarme è scattato attorno alle 16: gli agenti del locale commissariato, una volta arrestato il marito violento, hanno provveduto immediatamente a far trasportare la signora all’ospedale Versilia di Lido di Camaiore, dove i medici l’hanno sottoposta ai controlli, assicurandosi che ricevesse adeguata assistenza psicologica. La vittima ha riportato lesioni in varie parti del corpo, oltre naturalmente a un forte stato di choc.
Ai poliziotti ha raccontato come l’uomo, dopo averla prima minacciata e percossa a lungo, l’avesse costretta ad avere un rapporto sessuale contro la sua volontà. In casa, assieme ai due coniugi, i quattro figli, di età compresa fra i 6 e i 13 anni. Ed è stato proprio il maggiore di loro a trovare il coraggio di chiamare la polizia per proteggere la mamma. L’uomo nell’estate del 2020 era già stato sottoposto, per reati analoghi, alla misura dell’allontanamento dalla casa familiare e al divieto di avvicinamento alla moglie.