Pensieri e ambizioni dei giovani che .... «saranno famosi»
Nuovi talenti alla prova delle scene. A Firenze e a Parigi
Dopo l’anteprima della primavera scorsa, arriva venerdì e sabato al Saloncino Paolo Poli della Pergola, lo spettacolo Interno/Esterno di Charles Chemin che, a partire dall’atto unico Interno di Maurice Maeterlinck, riflette il modo in cui i giovani artisti hanno vissuto la pandemia — arrivata mentre era in corso la loro formazione — e il futuro che immaginano per se stessi e per il loro lavoro. Pensieri personali e improvvisazioni fanno eco allo stato d’animo e ai sogni di un giovane che vive in una società in rapido cambiamento.
Composizione ibrida di immagine visiva, azione gestuale e testo, Interno/Esterno accoglie brani scritti durante un percorso di incontri tra artisti affermati e performer in formazione partito nel 2019 e poi legato alla «Carta 18-XXI», la chiamata all’impegno rivolta al mondo della cultura in favore dei giovani dal Théâtre de la Ville di Parigi e dal suo direttore Emmanuel Demarcy-Mota, alla quale il Teatro della Toscana ha aderito. «Un gruppo di attrici e di attori che frequentava il corso Orazio Costa del Teatro della Pergola — racconta Charles Chemin — venne al montaggio di Mary Said What She Said con Isabelle Huppert, dove lavoravo come co-regista di Bob Wilson. Sembravano sorpresi del fatto che avessi tante domande per loro quante loro per me. Interrogativi su quello che conoscevano e amavano in campo artistico, i loro punti di vista sull’estetica del teatro, il ruolo dell’attore, i sogni sul loro futuro».
Come crescono gli artisti? Come si costruisce la propria vita? A partire da quelle domande, Chemin ha coinvolto gli studenti, invitandoli a realizzare piccole messe in scena come momenti d’arte performativa silenziosi, principalmente improvvisati. «Mi ha incuriosito il loro rapporto con la bellezza, poiché studiavano in una città come Firenze, con la sua ricchezza. Nell’anno del diploma — aggiunge il regista — è venuta la pandemia, che li ha privati delle basilari relazioni col mondo in un momento cui avevano bisogno di esperienze concrete. Abbiamo fatto un workshop online ispirato ai percorsi di artisti di diversi campi, rivolgendo lo sguardo anche all’atto unico di Maeterlinck che rifletteva le preoccupazioni di quei 12 giovani attori». Lo spettacolo sarà il 18 e il 19 maggio a Parigi, al Théâtre de la Ville, Espace Cardin.