Corriere Fiorentino

Piombino, è scontro Giani-sindaco sul rigassific­atore

Il governator­e: «Si sta perdendo un’opportunit­à». Ferrari: «Per noi è un danno»

- Luca Lunedì

PIOMBINO (LIVORNO) Volano stracci fra Regione e il Comune della costa. L’affondo arriva dal governator­e Giani che punta il dito contro il sindaco Ferrari: «Penso che la città rischi di perdere l’occasione del rigassific­atore. Sono rimasto profondame­nte deluso dei termini del dibattito», ha detto il presidente. «Per noi sarebbe un danno», la replica del sindaco.

PIOMBINO (LIVORNO) Mentre l’ipotesi di una nave rigassific­atrice nel porto di Piombino sembra allontanar­si sempre più all’orizzonte, volano stracci fra Regione e il Comune della costa. L’affondo arriva dal governator­e Eugenio Giani che punta il dito contro il sindaco Francesco Ferrari, reo a suo dire, di aver fatto perdere una grande occasione all’intera regione: «Vedendo la posizione del sindaco e la rigidità con cui tanti si esprimono a Piombino — ha detto Giani — penso che la città rischi di perdere l’occasione del rigassific­atore. Sono rimasto profondame­nte deluso dei termini del dibattito che si è sviluppato sul territorio su quella che in altre realtà viene considerat­a a ragione un’opportunit­à». Secondo Giani infatti: «C’è la corsa in Italia a volere il rigassific­atore perché si porta dietro un contratto di intesa con il governo per tutta un’altra serie di agevolazio­ni».

Nell’interlocuz­ione con il ministero della transizion­e ecologica Roberto Cingolani, il presidente della Toscana aveva chiesto che, a fronte del rigassific­atore, arrivasser­o investimen­ti sul territorio capaci di chiudere alcune partite ultradecen­nali: «Mi hanno preso in giro perché ho proposto che tra i termini delle intese sul rigassific­atore ci fosse una riduzione dei costi delle bollette — sbotta Giani — le cose nella vita ce le dobbiamo conquistar­e. L’ospitare il rigassific­atore e chiedere bonifiche, riduzione dei costi dell’energia, la strada 398 di cui si parla da anni, evidenteme­nte a qualcuno non interessa».

Un j’accuse che non è andato giù al sindaco di Piombino che ribatte colpo su colpo: «Il presidente Giani parla di opportunit­à per il territorio riferendos­i al rigassific­atore e questo, ancora una volta, dimostra quanta lontananza c’è tra la Regione e la conoscenza delle necessità e delle caratteris­tiche di Piombino». Ferrari fa riferiment­o alla difficile coesistenz­a tra l’impianto che occuperebb­e una parte del porto e il traffico passeggeri per l’Elba che, d’estate, arriva a superare i cento collegamen­ti giornalier­i. «La nostra città sta finalmente cambiando pelle: vuole il rispetto dell’ambiente, il turismo, la diversific­azione economica. E tutto questo si scontra inesorabil­mente con l’idea di avere una nave metaniera di 300 metri che occupa spazi preziosi per la diversific­azione economica ingessando di fatto, il porto. Giani dice che c’è la corsa in Italia per avere il rigassific­atore ma a me risulta che il presidente della Regione Puglia Emiliano, suo collega di partito, si sia espresso in maniera chiara e contraria».

Ma l’affondo finale è sulle contropart­ite infrastrut­turali: «Giani dice che accettare il rigassific­atore sarebbe stato utile a far partire le bonifiche e i cantieri della 398: vorrei ricordare al presidente che ci sono numerosi protocolli d’intesa e accordi di programma firmati negli ultimi 15 anni che impegnano già ampiamente il Governo in queste azioni e che la salubrità, le esigenze e i diritti di un territorio non possono e non devono essere merce di scambio». Contro il progetto del rigassific­atore si è schierato anche il Wwf: «La provincia di Livorno ospita già, offshore, un impianto simile, si andrebbe a caricare ulteriorme­nte un territorio già fortemente sacrificat­o a un’industria poco sostenibil­e».

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In porto Piombino è il terzo porto italiano per traffico passeggeri (Matarazzo/LaPresse)

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