Piombino, è scontro Giani-sindaco sul rigassificatore
Il governatore: «Si sta perdendo un’opportunità». Ferrari: «Per noi è un danno»
PIOMBINO (LIVORNO) Volano stracci fra Regione e il Comune della costa. L’affondo arriva dal governatore Giani che punta il dito contro il sindaco Ferrari: «Penso che la città rischi di perdere l’occasione del rigassificatore. Sono rimasto profondamente deluso dei termini del dibattito», ha detto il presidente. «Per noi sarebbe un danno», la replica del sindaco.
PIOMBINO (LIVORNO) Mentre l’ipotesi di una nave rigassificatrice nel porto di Piombino sembra allontanarsi sempre più all’orizzonte, volano stracci fra Regione e il Comune della costa. L’affondo arriva dal governatore Eugenio Giani che punta il dito contro il sindaco Francesco Ferrari, reo a suo dire, di aver fatto perdere una grande occasione all’intera regione: «Vedendo la posizione del sindaco e la rigidità con cui tanti si esprimono a Piombino — ha detto Giani — penso che la città rischi di perdere l’occasione del rigassificatore. Sono rimasto profondamente deluso dei termini del dibattito che si è sviluppato sul territorio su quella che in altre realtà viene considerata a ragione un’opportunità». Secondo Giani infatti: «C’è la corsa in Italia a volere il rigassificatore perché si porta dietro un contratto di intesa con il governo per tutta un’altra serie di agevolazioni».
Nell’interlocuzione con il ministero della transizione ecologica Roberto Cingolani, il presidente della Toscana aveva chiesto che, a fronte del rigassificatore, arrivassero investimenti sul territorio capaci di chiudere alcune partite ultradecennali: «Mi hanno preso in giro perché ho proposto che tra i termini delle intese sul rigassificatore ci fosse una riduzione dei costi delle bollette — sbotta Giani — le cose nella vita ce le dobbiamo conquistare. L’ospitare il rigassificatore e chiedere bonifiche, riduzione dei costi dell’energia, la strada 398 di cui si parla da anni, evidentemente a qualcuno non interessa».
Un j’accuse che non è andato giù al sindaco di Piombino che ribatte colpo su colpo: «Il presidente Giani parla di opportunità per il territorio riferendosi al rigassificatore e questo, ancora una volta, dimostra quanta lontananza c’è tra la Regione e la conoscenza delle necessità e delle caratteristiche di Piombino». Ferrari fa riferimento alla difficile coesistenza tra l’impianto che occuperebbe una parte del porto e il traffico passeggeri per l’Elba che, d’estate, arriva a superare i cento collegamenti giornalieri. «La nostra città sta finalmente cambiando pelle: vuole il rispetto dell’ambiente, il turismo, la diversificazione economica. E tutto questo si scontra inesorabilmente con l’idea di avere una nave metaniera di 300 metri che occupa spazi preziosi per la diversificazione economica ingessando di fatto, il porto. Giani dice che c’è la corsa in Italia per avere il rigassificatore ma a me risulta che il presidente della Regione Puglia Emiliano, suo collega di partito, si sia espresso in maniera chiara e contraria».
Ma l’affondo finale è sulle contropartite infrastrutturali: «Giani dice che accettare il rigassificatore sarebbe stato utile a far partire le bonifiche e i cantieri della 398: vorrei ricordare al presidente che ci sono numerosi protocolli d’intesa e accordi di programma firmati negli ultimi 15 anni che impegnano già ampiamente il Governo in queste azioni e che la salubrità, le esigenze e i diritti di un territorio non possono e non devono essere merce di scambio». Contro il progetto del rigassificatore si è schierato anche il Wwf: «La provincia di Livorno ospita già, offshore, un impianto simile, si andrebbe a caricare ulteriormente un territorio già fortemente sacrificato a un’industria poco sostenibile».