Siena attacca la Regione per il trasferimento di Buyfood a Firenze «Una scelta inspiegabile»
Siena se lo sentiva già suo. Un po’ per la vocazione del territorio, un po’ per averlo ospitato nelle prime tre edizioni. Al punto da pensare al Buyfood Toscana, evento dedicato ai prodotti agroalimentari di qualità, come un appuntamento fisso. L’edizione 2022 però si svolgerà a Firenze e il cambio di sede non è stato accolto bene nei dintorni di piazza del Campo. «Una decisione che ci lascia molto perplessi e che lede tutta la comunità senese», ha attaccato Stefania Fattorini, da pochi giorni assessore al turismo, che poi si è spinta oltre: «Togliere questo evento alla nostra città è inspiegabile, anche visto il grande successo delle ultime edizioni. La visione “Firenze centrica” dell’assessore Saccardi è miope e rischia di penalizzare fortemente il resto dei territori, Siena per prima».
Una provocazione che però non è stata raccolta dalla vicepresidente regionale. Interessata semmai a chiarire l’equivoco che si è creato sulla collocazione dell’iniziativa. «Buyfood Toscana — ha detto l’assessore all’agroalimentare — è stata pensata ed è nata come una manifestazione itinerante. Il fatto che sia stata fatta per due anni consecutivi a Siena è stato in gran parte legato al Covid, che ha agevolato la scelta di mantenere la stessa location per motivi di praticità». Saccardi ha quindi richiamato le caratteristiche della manifestazione (quest’anno in programma l’11 e 12 ottobre), nata per far incontrare gli addetti ai lavori.
«In quanto evento tecnico riservato a qualche decina di buyers — ha aggiunto l’assessore— non è una manifestazione pubblica e non richiama le consuete presenze numerose che allora sì, nell’economia dell’indotto turistico di una città possono fare la differenza. Quest’anno la organizziamo a Firenze come il prossimo anno potrà essere allestita in un altra città, per dare modo a tutti i territori di accoglierla e dar peso e visibilità ad ogni realtà produttiva della nostra Toscana, senza lasciare indietro nessuno». Eppure Siena non sembra voler sottostare a questa decisione. Se dall’amministrazione sono
arrivate accuse dirette, la nuova destinazione ha smosso rappresentanti del territorio a tutti livelli. «Per Siena è una perdita importante — ha affermato la deputata Susanna Cenni (Pd) — spero che le principali istituzioni locali si attivino per difendere e recuperare questa occasione, importante per i produttori, per i consorzi, per l’agricoltura senese e per la città tutta».
Anna Paris, consigliere regionale in quota Pd, è andata anche più in là, presentando un’interrogazione per conoscere le motivazione che hanno guidato la giunta: «Mi sembra importante raccogliere le sollecitazioni che arrivano dal territorio per questa scelta che, alla logica dei dati sopra riportati, appare quantomeno immotivata e preoccupante perché penalizza il concetto di Toscana diffusa».
L’accusa dell’assessora al turismo «La visione Firenze centrica dell'assessore Saccardi è miope» Anche la deputata Pd Cenni critica: «È una perdita importante»