«I miei musicisti d’Europa promuovono la pace»
Igor Coretti Kuret e l’orchestra Esyo: cerchiamo sponsor
«Durante la guerra nei Balcani Emina, una ragazza bosniaca, non voleva accettare l’ingresso di orchestrali provenienti dalla Serbia. Dopo 15 giorni di convivenza con Mihailo, ragazzo dal tipico nome serbo, scoppiò tra i due un amore adolescenziale che dimostrò come i giovani riescano a trovare soluzioni che sarebbero ovvie, ma esulano da logiche politiche ed economiche».
Il maestro Igor Coretti Kuret, violinista e direttore d’orchestra, insegnante di violino e musica d’ensemble, evoca quest’episodio per sintetizzare lo scopo ultimo dell’European Spirit of Youth Orchestra (Esyo), da lui fondata quasi trent’anni fa, che ogni anno coopta in tutta Europa giovani talenti tra i 12 e i 19 anni. «Abbiamo avuto quasi 3.000 ragazzi alla loro prima esperienza sinfonica, che oggi ricoprono prime parti nelle più importanti orchestre mondiali, come la Filarmonica d’Israele, la London Symphony Orchestra e la Scala di Milano. Quello che offriamo è innanzitutto un’esperienza umanamente formativa. Prima ancora che a suonare, i nostri ragazzi sono infatti invitati ad ascoltare, a imparare il senso di responsabilità e la cooperazione con gli altri. Così si mettono le basi per la cultura della pace tra i popoli», dice Kuret.
La storia trentennale di Esyo sarà raccontata domani, ore 17.30, nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze (piazza Duomo, 10), con l’evento dal titolo Insieme con i giovani musicisti europei della Esyo, con il sostegno dell’Associazione letteraria Giovanni Boccaccio, della rivista Erodoto 108, della Scuola Coop e dell’Associazione culturale Scuola per Giovani Musicisti Europei (Sgme). «Ora che il nostro progetto è quanto mai attuale, mancano i finanziamenti pubblici. Dopo due anni di stop forzato, cerchiamo di ripartire, anche se in forma ridotta, cercando sponsorizzazioni private», dice il maestro che sta concludendo le selezioni di 48 orchestrali (quasi la metà del passato). Le audizioni dal vivo si chiudono il 4 giugno a Cracovia. Fino a domenica è invece possibile caricare registrazioni sul sito www.esyo.eu. «Per l’estate abbiamo due concerti confermati, a Tirana e a Trieste, e la prova generale pubblica a Gorizia o a Nova Gorica; speriamo di aggiungere altre due date. Quando suonò per la prima volta con l’Esyo, nel 2009 a Bucarest, Uto Ughi fece una sola prova. Questo perché i giovani sono capaci di stupirci; basta dargli fiducia», conclude.