Aeroporto, ok da Enac ma tempi lunghi Giani: prima serve un dibattito pubblico
Il governatore: non voglio fare presto, ma bene. Il sindaco di Sesto? È diffidente, ma costruttivo
Enac ha dato il via libera al progetto preliminare della nuova pista dell’aeroporto di Peretola, più corta e diversamente orientata, progetto presentato da Toscana Aeroporti. E si è mossa per la conferma dei 150 milioni di soldi pubblici per il master plan dello scalo. «Un fatto positivo — ha detto il governatore Giani — e voglio fare bene, non presto. Ci sarà un dibattito pubblico, con i Comuni coinvolti, prima di fare atti e delibere della Regione». Soddisfatti Pd e Italia Viva, ma il sindaco di Sesto, Lorenzo Falchi, per adesso resta contrario. Cauto anche il sindaco di Prato Matteo Biffoni.
Il consiglio di amministrazione di Enac ha dato il via libera alla proposta delle nuova pista dell’aeroporto Vespucci lunga 2.200 metri, invece di 2.400, orientata più verso l’autostrada e «arretrata» verso Firenze, e il sì ha riaperto il dibattito sulla crescita dell’aeroporto fiorentino. Un sì tecnico che permette il riavvio dell’iter per lo sviluppo dello scalo e conferma anche i 150 milioni per il master plan di Peretola, affiancato da una nuova procedura di partecipane sul territorio come spiega il governatore Eugenio Giani. Ch spera anche così — oltre che con risorse per realizzare il Parco della Piana finora rimasto sulla carta — di superare il no di Sesto Fiorentino, che per adesso resta.
Il nuovo scenario che si apre dopo il via libera di Enac, ente che per legge regola gli scali, e che leggete nell’articolo a fianco, ieri è stato al centro dei commenti della politica. Ad iniziare dal presidente della Toscana Eugenio Giani che spinge per la soluzione presentata ad Enac da Toscana Aeroporti. «Il parere favorevole di Enac è un risultato ottimo, e a differenza del passato, io voglio sviluppare il confronto con i sindaci dei Comuni interessati, e aprire una fase di dibattito pubblico. È giusto che quando andremo a fare gli atti per dare il via ai lavori prima ci sia stato un dibattito pubblico, e tutti coloro che vogliono porre dei rilievi lo possano fare — spiega Giani — Poi si sarà un atto del Consiglio regionale completato anche di queste deduzioni, e delle controdeduzioni che naturalmente noi faremo. La delibera Enac presuppone ancora un forte dibattito, un confronto, e quindi teoricamente anche ulteriori miglioramenti rispetto a questo progetto». Il dibattito pubblico, regolato da procure regionali e che sarà condotto da un soggetto terzo sui territori anche con incontri sul posto, sottolinea Giani si farà prima di altri atti tecnici della Regione: «A me interessa fare ben, non fare presto. Preferisco che ci voscontro
glia qualche mese in più, ma che le cose siano fatte bene, e quindi proprio per questo non ho mai fatto un problema di tempi. Siamo abituati a concepire il dibattito sull’aeroporto di Firenze come uno fra Guelfi e Ghibellini, o una partita fra due squadre di calcio, sia a favore sia contro. No: è una opera che è necessaria per adeguare quello che i tempi ci richiedono, ovvero il trasporto aereo. Voglio coinvolgere tutti i Comuni nel dibattito, ognuno con le rispettive esigenze». Ed il no di Lorenzo Falchi, il sindaco di Sesto? «Sul merito devo dire che negli incontri che abbiamo fatto il sindaco Falchi si è dimostrato persona seria e costruttiva. Non nascondo che anche se Falchi ha questa diffidenza congenita, questa contrarietà all’aeroporto in quella direzione, è positivo e costruttivo il fatto che sia stato proprio lui a dire di non fare la pista parallela ma più declinata, in modo che tocchi meno il polo scientifico di Sesto, che abbia un limite naturale che poi porti a non pensare ulteriori sviluppi». Poi Giani spinge sulla questione ambientale. «Non solo la pista avrà minore impatto ambientale, Prato adesso non sarà toccata, Campi solo a Case Passerini e in zone non abitate, ma ho detto a Falchi che usando i fondi per la forestazione urbana del Pnrr voglio fare sì che il Parco della Piana diventi realtà. Prendo questo impegno, a beneficio per tutta l’area. Il mio è sempre stato un ragionamento complessivo per la Piana. Così come ho sempre detto — conclude il presidente della Regione — che gli investimenti sono prioritari anche per lo scalo di Pisa».
Falchi ieri non ha voluto commentare il sì di Enac, pur sottolineando la propria contrarietà allo sviluppo del Vespucci e l’attesa di vedere le nuove carte ed anche il sindaco di Prato, Matteo Biffoni attende di vedere le carte prima di fare comenti, mentre Dario Nardella, sindaco di Firenze e metropolitano vuole incontro con i sindaci e Giani per poi fare un punto pubblicamente sulla questione. Da Sesto Gabriele Toccafondi, deputato di Italia Viva, sfida Falchi — «Bene la mediazione su nuova pista di Peretola, adesso tocca alla politica, soprattutto ai comuni. Qualche amministrazione comunale ha intenzione di presentare ricorsi, rallentando il percorso o ben presto potremmo vedere partire i lavori a Peretola?» — e per il Pd la segretaria regionale Simona Bonafé si schiera. «Il via libera di Enac sul progetto che ci pare una buona mediazione è un passo avanti importante per portare in fondo un’opera il cui dibattito si trascina da decenni. Il Pd farà la sua parte affinché si arrivi all’ammodernamento dell’aeroporto, con il massimo coinvolgimento dei territori, come sta facendo Giani». Durissima invece, nel fronte del no, la posizione di Antonella Bundu(Spc): «C’è un nuovo colpo di mano per tutelare interessi privati. Siamo pronti ad intraprendere tutte le iniziative per bloccare il progetto, anche legali, assieme ad associazioni, comitati e movimenti».
Cosa è cambiato
La pista non sarà più parallela ma declinata verso l’autostrada e lunga 2.200 metri. Nuove rotte a quote più alte e sopra zone meno abitate ❞ Giani È un’opera necessaria, ma voglio coinvolgere tutti i Comuni Prato non sarà toccata, Campi solo a Case Passerini ❞
Toccafondi Aver trovato una mediazione è un passo importante, mi domando se qualcuno adesso ha intenzione di presentare ricorsi