Ilaria, ritorno a casa per comporre la storia di un borgo
Come un pifferaio magico Ilaria raccoglie intorno a sé centinaia di persone facendo di ciascuna di loro un’artista. Ilaria ha 42 anni, vive tra Marsiglia e Milano ma ha radici toscane: Bagni di Lucca. Dunque il suo lavoro per Lunigiana Land Art — lo presenterà a Casola il 28 maggio — è un ritorno a casa. Senza se e senza ma. Si tratta di arte partecipativa. Non è mai il suo ego a chieder di emergere, piuttosto è la sua idea creativa a far esprimere gli altri. Una comunità. Quella di Casola si riunirà intorno a un concetto che in dialetto suona così, «me agorpens», formula dialettale per significare «io mi ripenso». Immaginate una lotteria, che si svolge di notte. Chi becca il numero giusto «vince» il ricordo di un abitante di Casola. Tutti i numeri comporranno la storia del borgo che per una notte sarà raccontata da tutti per tutti. Qualcosa di simile ha già fatto a Marsiglia e solo dopo è stata riscoperta dalla sua terra. Nemo propheta in patria.