Recensione Libro Giallo sulle colline di Fiesole e gli echi di Maya e Aztechi Caterina Baronti

Su una sedia a dondolo, con la testa reclinata su un lato la Signora Adelina Morabito, un’anziana signora, viene ritrovata morta, con la camicetta macchiata dal sangue che, dalla base del collo, le scende da un taglio profondo. Questo è l’inizio del giallo di Giuliano Giorgetti «Via Barbacane 120» (Scribo) ambientato in una villa delle colline fiesolane. Il protagonista, Alessandro Amedei, ritrovato il corpo si immagina già le domande della polizia e degli amici, si sente senza via d’uscita ma proprio il suo involontario coinvolgimento nell’omicidio lo porterà a scoprire un mondo e due popoli lontani da lui, i Maya e gli Aztechi, con le loro leggende e miti. Questo perché la proprietaria di casa e ormai vittima di una sconosciuta mano era una studiosa della storia e dei riti delle due civiltà precolombiane. Un testo intricato, appassionante e ben strutturato con una soluzione del caso per niente scontata.

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