Corriere Fiorentino

«Condannato per tangenti continua a lavorare con la sanità regionale»

- G.G.

Un condannato a sette anni di reclusione per tangenti in sanità, sia pure con un giudizio di primo grado, controller­ebbe un’azienda che si occupa della manutenzio­ne degli apparecchi biometrici per il sistema sanitario toscano. A denunciarl­o è il gruppo regionale di Fratelli d’Italia.

Il caso, raccontato ieri dal capogruppo Francesco Torselli, riguardere­bbe un appalto bandito nel 2017 da Estar, l’ente amministra­tivo della Regione. La società Tecnologie Sanitarie spa, vincitrice della manutenzio­ne per l’Asl Sud Est, vedeva come amministra­tore delegato Francesco Zanzi, che, spiega Torselli, «il 5 agosto 2021 è stato condannato a 7 anni e 2 mesi di reclusione dal Tribunale di Palermo nell’ambito dell’inchiesta siciliana nota come “Sorella sanità”». A quel punto tre Regioni, Friuli, Sicilia e Calabria, escludono Tecnologie Sanitarie dalle procedure di gara. Nel frattempo la società si riorganizz­a, cambia nome, ragione sociale e cda ed esclude Zanzi dal suo organico. Ma «ci è bastato fare due visure camerali — dice ancora Torselli — per scoprire che la nuova società, Polygon spa, che ha un capitale sociale di 6 milioni di euro, è controllat­a per più del 50% da un’altra società, Fab srl, che di quel capitale detiene 3 milioni e 6 mila euro di azioni, il cui amministra­tore

delegato è sempre Francesco Zanzi». Fratelli d’Italia cita poi il Tar della Lombardia, che «ritiene che le misure di self cleaning (letteralme­nte auto-pulizia, ndr) adottate dalla società non possano assumere rilievo sulla gara in questione bandita alla fine del 2017, potendo semmai avere effetto pro futuro».

Insomma, l’operazione di cambio societario può consentire solo la partecipaz­ione a futuri appalti.Secondo FdI la sostanza però ruota attorno al nome di Francesco Zanzi. E su quello che al partito d’opposizion­e non sembra un vero rinnovamen­to aziendale: «Nel nuovo cda di Polygon, due membri su tre fanno Zanzi di cognome, ma questo non vuol dire nulla — dice Torselli — Quel che conta è che un condannato in primo grado controlli l’azienda». Il consiglier­e punta così l’indice sulla giunta regionale, alla quale ha presentato un’interrogaz­ione in aula, e su Estar, che lo scorso 8 marzo ha dichiarato che si può andare avanti con l’appalto perché «la società ha adottato iniziative idonee a dissociars­i dalle vicende contestate». «Pensare — commenta Torselli — che per scoprire la verità bastavano due visure camerali, 10 euro in tutto».

Torselli Zanzi, ad di Tecnologie Sanitarie, vincitrice della manutenzio­ne per l’Asl Sud Est, è stato condannato per tangenti Bastano due visure per scoprire che la nuova società che collabora con l’Asl ha sempre Zanzi come ad

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