Prato, 12 anni dopo la tragedia il dissequestro del sottopasso
Restituito al Comune il passaggio di via Ciulli, dove nel 2010 morirono 3 donne
PRATO Dopo 12 anni il sottopassaggio di via Ciulli è stato restituito al Comune di Prato, da ieri al lavoro per riportare in funzione un collegamento decisivo per la viabilità, che unisce Galciana e Narnali in una zona trafficata tra l’ospedale Santo Stefano, l’insediamento artigianale e la via Pistoiese.
Era sigillato da quando, nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 2010, si era trasformato in una trappola mortale per tre donne cinesi di 24, 42 e 50 anni, annegate con la loro vettura a causa dell’allagamento del sottopasso dovuto all’esondazione e del torrente Vella. Il verdetto del dissequestro è arrivato ieri mattina, al quarto tentativo, notificato dalla Corte d’Appello di Firenze. «Siamo molto soddisfatti — commenta il sindaco di Prato, Matteo Biffoni — la pazienza e la perseveranza di questi anni sono state ripagate, grazie anche all’ottimo lavoro del nostro ufficio legale. C’è voluto tempo, giustamente, anche perché la magistratura doveva prendere le doverose cautele dal momento che c’è un procedimento penale aperto, ma ce
l’abbiamo fatta». A fare la differenza nel nuovo progetto presentato, rispetto all’ultimo pronunciamento del tribunale di Prato del 2016 (quando un dirigente del Comune e un funzionario delle ferrovie vennero condannati in primo grado per omicidio colposo plurimo), spiega Biffoni, è «la cassa di espansione
da 25 metri cubi che l’Asl sta realizzando vicino al Santo Stefano che renderà l’area più sicura. I lavori sono partiti e dovrebbero finire tra ottobre e novembre».
Per quanto riguarda l’effettiva riapertura del sottopassaggio, chiarisce, «faremo dei sopralluoghi nel fine settimana per capire il suo stato
attuale oltre ai tempi e gli investimenti per gli interventi che saranno necessari. Abbiamo ricevuto la notifica solo poche ore fa e finora era rimasto tutto blindato».
Sarà proprio il sindaco di Prato, lunedì mattina, a presentare in conferenza stampa l’esito delle ultime verifiche e l’intero progetto di messa in sicurezza che ha permesso di ottenere il dissequestro. «Intanto abbiamo comunicato la decisione del giudice perché dopo tutto questo tempo ci sembrava doveroso informare subito la città».
❞ Il sindaco Biffoni Siamo molto soddisfatti, nel week end faremo sopralluoghi per capire lo stato attuale e i tempi per la riaprtura