Corriere Fiorentino

Accanto a un muro, mai per le scale Cosa fare e cosa no in caso di scossa

- J. Sto.

Cosa fare in caso di un nuovo terremoto? Come comportars­i di fronte a una scossa? A rispondere è Bernardo Mazzanti, dirigente della Protezione civile della Regione Toscana. «Se vi trovate in casa o in un luogo chiuso al momento della scossa, spostatevi verso una parete, possibilme­nte verso una delle pareti portanti dell’edificio, ovvero una di quelle più massicce, e possibilme­nte sotto una porta della stessa parete portante». In caso di terremoto serale o notturno, come già avvenuto, «se siete a letto è consigliab­ile alzarsi dal letto e trovare riparo vicino al muro». L’istinto di molti, di fronte ad una scossa, è quello di precipitar­si verso le scale per uscire di casa. «Ma questo non fatelo — sottolinea Mazzanti — Le scale sono il punto più fragile del palazzo, tanto meno prendete l’ascensore, potrebbe bloccarsi».

Se invece il terremoto viene avvertito quando si è all’aperto, «è opportuno allontanar­si dagli edifici, non soltanto per un ipotetico crollo quanto perché dai tetti potrebbero staccarsi tegole o calcinacci». Inoltre, tra le precauzion­i, «meglio non prendere l’auto e non usare il telefono, è importante lasciare le strade e le linee telefonich­e libere per non intralciar­e i soccorsi». E poi, non ultimo, «accertarsi di avere in casa una cassetta di primo soccorso, una torcia e cose di prima necessità». Qualora fosse poi necessaria l’evacuazion­e, in città ci sono 21 «luoghi di attesa» in cui convergere: piazzale Michelange­lo, le piazze d’Azeglio, SS.Annunziata, Libertà, Isolotto, Pitti, Tasso, Bartali, Pier Vettori, Leopoldo, parcheggi di Piscina Costoli, Trespiano, via Senese, Ipercoop di viale Nenni, Meyer, via Palazzesch­i, giardini di Esselunga Le Romite, via dei Bassi, via Sardegna, parco di via Perfetti Ricasoli, Careggi.

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