Corriere Fiorentino

Pinamonti & C. ai saluti, in attacco sarà rivoluzion­e

Il bomber tornerà all’Inter, il numero 10 piace alle big Via anche Cutrone e forse Bajrami: la sfida è trovare altri talenti da lanciare

- Michela Lanza

EMPOLI Verso una nuova rivoluzion­e. A partire dall’attacco, che vedrà il giovane tridente salutare la maglia azzurra, dopo aver regalato 21 dei 48 gol segnati dalla squadra di Aurelio Andreazzol­i (terzo miglior attacco azzurro di sempre della storia del club in serie A, dopo quello del 2018-19 con 51 reti segnate e quello del 1997-98 con 50 reti).

L’Empoli ha costruito la sua salvezza attraverso un gioco propositiv­o. Dove ogni elemento della rosa: «Ben 21 giocatori hanno giocato almeno 10 gare da titolare, quindi possiamo parlare di successo del gruppo», ha ricordato l’allenatore. A questo possiamo aggiungere che la squadra azzurra ha portato al gol ben 14 giocatori a -1 dall’Empoli più versatile di sempre (2018-19, sempre con Andreazzol­i in panchina). Però una volta archiviata la stagione, l’Empoli dovrà tornare a guardarsi intorno per individuar­e i suoi nuovi attaccanti. Sì, perché il suo tridente, come detto, lascerà la Toscana: il 22enne Pinamonti, arrivato in prestito dall’Inter, dopo aver segnato 13 gol (grazie ai quali ha portato all’Empoli 13 dei 38 punti fatti) ed essere diventato il 9° attaccante della storia azzurra ad andare in doppia cifra in un campionato di serie A, tornerà alla casa madre.

Il 24enne Cutrone, arrivato in prestito dal Wolverhamp­ton, dopo una stagione di grande sacrificio e impegno per la maglia azzurra, costellata da 3 gol che hanno fruttato 4 punti, tornerà in Inghilterr­a. Per quanto riguarda il figlio d’arte Di Francesco, invece, la situazione è diversa. Dopo aver segnato 5 reti, contribuen­do a portare in classifica 6 punti, potrebbe essere riscattato. Arrivato in prestito con diritto di riscatto dalla Spal, l’ultima parola spetta all’Empoli. A questo va aggiunto anche che l’assistman azzurro, Bajrami, che ha segnato 6 reti e offerto 4 assist, con ogni probabilit­à sarà ceduto al miglior offerente.

Insomma, un attacco da rifare. La domanda è: su chi puntare? Affidarsi ai giovani o puntare sull’usato sicuro? La sensazione è che l’Empoli, come ha (quasi) sempre fatto nella sua storia, punterà su giovani attaccanti che hanno voglia di mettersi in mostra, che hanno bisogno di essere lanciati. È nel Dna della società di Corsi. Basti pensare a tutti i giovani attaccanti cresciuti o messi in mostra a Empoli: Baiano (a Empoli a 18 anni), Caccia (dalle giovanili alla prima squadra a 17 anni), Montella (dalle giovanili alla prima squadra a 17 anni), Di Natale (esordì 19enne), Di Napoli (a Empoli a 24 anni), Saudati (a Empoli a 21 anni), e poi Maccarone, Tavano, Rocchi, Pozzi, Eder, Giovinco, Saponara. Tutti arrivati giovanissi­mi e sbocciati in azzurro, dove l’ambiente, si sa, aiuta a maturare senza troppe pressioni ma con la possibilit­à di giocare molte partite da titolari.

Poche volte il club ha invece puntato sull’usato sicuro: su Donnarumma (27 anni) e Caputo (32 anni) nel 2017 e su Mancuso (27 anni) nel 2019. Oppure, ancora prima, quando ha (ri)puntato su cavalli di ritorno certi come Maccarone o Tavano. Poi la storia insegna che l’Empoli vira sui giovani, in ogni reparto. Sarà ancora così?

 ?? ?? Salvezza Bajrami abbracciat­o dai compagni A destra, Cutrone, in gol con la Salernitan­a (Bucco/ LaPresse)
Salvezza Bajrami abbracciat­o dai compagni A destra, Cutrone, in gol con la Salernitan­a (Bucco/ LaPresse)
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