Il giorno di Chanel con la diva Penelope Cruz
Moda La lunga giornata della maison a Firenze iniziata con la masterclass rivolta ai giovani delle scuole e poi con la sfilata Métiers d’Art alla Stazione Leopolda. L’attrice: «Con la nonna passavo ore a lavorare a maglia, mi ha aiutato a dare valore a ch
Mille gli ospiti della sfilata Métiers d’Art di Chanel che dopo Parigi ieri è stata replicata a Firenze. In prima fila alla Stazione Leopolda c’era l’attrice Penelope Cruz che in mattinata ha partecipato alla masterclass della maison rivolta agli studenti delle migliori scuole di moda:
«Da piccola passavo ore a fare la maglia con mia nonna».
Una foresta di camelie giganti rigorosamente bianche, come piacevano a Gabrielle Chanel, sospese tra pareti di tende plissettate e due linee di panche disposte a nastro lungo tutta la navata della Stazione Leopolda hanno accolto ieri sera i mille ospiti della sfilata replica Métiers d’Art di Chanel a Firenze. In prima fila la bellissima Penelope Cruz dal 1999 tra le muse più amate da Karl Lagerfeld e ancora oggi ambasciatrice della Maison di Parigi. Assieme a lei Caroline de Maigret e la cantante Angèle e la regista e amica della Maison Sofia Coppola, che al mattino si era concessa una visita alla Galleria degli Uffizi. E poi le attrici italiane Coco Rebecca Edogamhe, Linda Caridi, Fotini Peluso, Alma Noce e Caterina De Angelis, i DJ Peggy Gou, Wladimir Schall e Amandine de la Richardière, così come il gruppo Le Feste Antonacci e il coreografo Dimitri Chamblas. Non mancavano le clienti internazionali, la stampa, le istituzioni cittadine con il sindaco Dario Nardella e il presidente della regione Eugenio Giani e i tanti studenti delle principali scuole di moda italiane.
Proprio sui giovani Chanel aveva puntato l’attenzione dalla mattina riservando loro una frequentatissima masterclass alla Camera di Commercio di Firenze dove in 240 hanno assistito ad una lezione aperta con il Presidente delle attività Moda Chanel Bruno Pavlovsky sulle manifatture artigiane che anche in Italia producono le collezioni Chanel. Un evento a cui ha partecipato a sorpresa anturo». Penelope Cruz. L’attrice in mini tailleur di tweed bluette ha risposto alle curiosità dei ragazzi e raccontato del suo legame con la moda, ricordando come il rapporto con la nonna che le insegnava la maglia abbia poi influito sulla sua necessità di dare valore e rispetto «soprattutto oggi in una società troppo veloce e tecnologica» a chi «ancora ha a cuore la cura tempo per creare qualcosa di unico e dura«Con mia nonna — ha detto Penelope Cruz — passavo giornate a fare la maglia, ore di lavoro che richiedevano una grande precisione e attenzione a non sbagliare. Tutti valori che poi ho ritrovato e condiviso con Chanel».
Sulla passerella sono andati quindi in scena i 59 look disegnati da Virginie Viard, la stilista della maison che ha preso il testimone di Karl Lagerfeld, scomparso nel 2019 e grande assente della giornata fiorentina. Gli stessi modelli che lo scorso dicembre avevano animato a Parigi la sfilata gemella organizzata al 19M, edificio progettato dall’architetto Rudy Ricciotti nel 19° arrondissement della ville Lumière dedicato a quelle eccellenze artigiane impiegate per la realizzazione della collezione Métiers d’Art. Dal tweed ai ricami alle piume, dai plissé alle catene, alle iconiche scarpe bicolore del calzolaio Massaro, agli accessori con gioielli dal gusto bizantino, realizzati dall’orafo Goossens, e poi spille, cappelli e camelie reinterpretazione contemche
Dai tweet ai ricami, dalle scarpe ai gioielli: in passerella i cinquantanove look disegnati dalla stilista Virginie Viard
poranea del vocabolario estetico della casa di moda hanno sfilato in una Stazione Leopolda illuminata per l’occasione da un bianco ottico Chanel. A seguire, non una cena, ma un cocktail rinforzato con un intrattenimento musicale che ha visto esibirsi la cantante belga Angèle che ad aprile al Madison Square Garden ha duettato con Dua Lipa.