Corriere Fiorentino

Careggi, sgomberata villa Monna Tessa Venti gli occupanti, la metà riesce a fuggire

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Sgomberata villa Monna Tessa. L’edificio — operativo per 60 anni come centro dialisi e padiglione di urologia — era stato occupato nel 2020, dopo il trasferime­nto delle ultime postazioni avvenuto nel 2016. Da allora per la struttura abbandonat­a — condivisa tra Careggi e l’Università di Firenze — tante ipotesi, senza però soluzioni. Ieri, alle 7.30, l’intervento coordinato di polizia e carabinier­i ha posto fine alle infiltrazi­oni abusive.

All’interno erano presenti, secondo quanto riferito dalle forze dell’ordine, una ventina di persone. Circa la metà sono riuscite a fuggire, durante il blitz. Le altre sono state denunciate ai sensi dell’articolo 633 del codice penale. Gli occupanti erano in prevalenza europei: italiani e rumeni. Sono stati però trovati anche quattro cittadini nordafrica­ni. Nessun minore. Circa sei mesi fa, nel corso di interventi preventivi, era stata riscontrat­a la presenza di una famiglia, che però avrebbe lasciato la struttura in previsione dell’operazione.

È la fine di un incubo, per i residenti della strada e per i sanitari che si servono del passaggio pedonale che conduce agli ambulatori del Cubo. In particolar­e, un complesso di case all’interno dell’area tira un sospiro di sollievo: «Sono stati due anni difficili — spiega il residente Silvio Gianassi — Capitavano spesso risse. Non potevamo più lasciare i ragazzi da soli in casa per la paura che entrassero dai giardini».

Anche i cappuccini di San Giovanni Battista a Careggi, dirimpetta­i di villa Monna Tessa, avevano denunciato episodi di microcrimi­nalità, tra furti, vandalismo e taglieggia­menti. La proprietà, dopo lo sgombero, ha provveduto a murare gli accessi del palazzo. «Ci spiace constatare che l’intervento, a causa di motivazion­i politiche, sia arrivato troppo tardi — dicono Francesco Torselli e Alessandro Draghi di Fdi — Adesso ci chiediamo chi si occuperà della bonifica. Ci auguriamo che Monna Tessa non faccia la fine dell’ex campo nomadi del Poderaccio che, dopo anni, è ancora una discarica».

«Che non ci si culli sugli allori

— auspicano Giovanni Galli e Federico Bussolin della Lega — C’è il rischio che lo stabile venga nuovamente preso di mira da balordi. Bisogna pensare subito ad un’adeguata riqualific­azione. Si potrebbe acquisire l’immobile per poterci trasferire gli uffici dell’assessorat­o regionale alla sanità».

«A villa Monna Tessa — ha sottolinea­to l’assessora al welfare, Sara Funaro — sono intervenut­i anche i servizi sociali del Comune, che hanno accolto una persona fragile nella struttura di accoglienz­a dell’Albergo popolare». «Vogliamo ringraziar­e la prefettura e le forze dell’ordine per aver riportato legalità — aggiunge l’assessora alla sicurezza, Benedetta Albanese — Si è dato risposta alle sollecitaz­ioni emerse nei tavoli di legalità e di osservazio­ne».

Lorenzo Sarra

Il residente «Sono stati due anni molto difficili, non potevamo più lasciare da soli i ragazzi in casa per paura che entrasse qualcuno dai giardini»

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Al mattino L’intrervent­o di polizia e carabinier­i ieri alle 7.30 a Careggi (Sanesi/Sestini)

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