Operaio folgorato dai cavi dell’alta tensione
Stava lavorando in una piccola stazione di Capalbio: è ricoverato in gravissime condizioni
CAPALBIO (GROSSETO) Un uomo di trent’anni è rimasto folgorato dai cavi dell’alta tensione, è accaduto martedì mattina intorno alle 9 lungo i binari della stazione ferroviaria di Chiarone Scalo, nel comune di Capalbio. L’operaio in quel momento stava lavorando a bordo di un cestello aereo per effettuare alcuni lavori di manutenzione nelle vicinanze dell’infrastruttura ferroviaria (oggi parzialmente dismessa). Per cause da accertare, è venuto a contatto con i cavi dell’alta tensione, rimanendo colpito da una fortissima scarica elettrica. All’arrivo immediato dei soccorritori, chiamati dagli stessi colleghi, le condizioni del ragazzo sono apparse subito molto gravi, tanto da allertare l’intervento dell’elisoccorso Pegaso: una volta atterrato nelle vicinanze della stazione ha trasportato l’uomo all’ospedale Le Scotte di Siena in «codice 3».
Il trentenne appartiene a una ditta incaricata dal gruppo Ferrovie dello Stato con appalto esterno. Sul posto sono intervenuti la Croce Rossa di Capalbio, l’auto-medica di Orbetello e gli operatori del Servizio di Prevenzione Igiene e Sicurezza nei luoghi di lavoro inviati da Asl Toscana Sud est, oltre a carabinieri, vigili del fuoco e polizia ferroviaria. Sono in corso le indagini per stabilire l’esatta dinamica dei fatti e verificare eventuali responsabilità.
Quanto accaduto a Capalbio si va ad aggiungere al triste conteggio degli infortuni sul lavoro avvenuti nella nostra regione nei primi mesi dell’anno. Secondo gli ultimi dati forniti da Inail — risalenti ad aprile, quindi parziali — gli incidenti sono stati 18.863, con un aumento di 5.192 casi rispetto allo stesso periodo del 2021. Di questi 16.144 sono avvenuti in occasione del lavoro e 1.903 in itinere. La fascia di età più colpita è quella che va dai 50 ai 54 anni, con 2.660 infortuni, seguita dalla fascia 45-49 con 2.430, e, al terzo posto, quella 55-59 con 2.403 denunce di infortuni.
C’è poi un dato inquietante e drammatico: sono state 940 le denunce di infortunio avvenute ai minori di quattordici anni, e 21 le denunce con esito mortale, due in più rispetto ai primi 4 mesi del 2021. Sei i morti nelle province di Firenze e Arezzo, tre a Grosseto, due a Livorno e Pisa, uno rispettivamente a Prato e Siena. Sulla sicurezza, almeno in ambito edilizio, la Giunta regionale ha approvato una modifica al Regolamento che definisce i progetti sugli interventi che riguardano le coperture di nuove costruzioni e di edifici esistenti.