Pisa, Knaster conferma tutti: resta anche D’Angelo
Ieri summit col presidente Corrado: la parola d’ordine è continuità. Per ritentare la scalata
PISA Avanti insieme. Alexander Knaster, azionista di maggioranza del Pisa, ha allontanato i dubbi residui: la strada migliore per acciuffare la promozione in serie A sfiorata dieci giorni fa è quella della continuità. Giuseppe Corrado sarà ancora il presidente, suo figlio Giovanni l’amministratore delegato e, soprattutto, Luca D’Angelo l’allenatore.
Il summit di ieri pomeriggio si è chiuso come ci si attendeva, con la conferma in blocco dei tre principali artefici del progetto sportivo avviato nel 2018 e che dunque potrà proseguire con valide credenziali. Le incognite maggiori riguardavano la posizione di D’Angelo: sebbene legato ai nerazzurri fino al giugno 2023, il tecnico dopo la sconfitta nel ritorno della finale playoff contro il Monza aveva rimandato ogni discorso sul suo futuro palesando l’esigenza di prendersi del tempo per riposare. E per riflettere. Da lì in poi però è calato il silenzio. Da parte dei Corrado, al di là del vincolo contrattuale, c’è la volontà di proseguire con D’Angelo è sempre stata netta. Ed infatti, in attesa di una sua risposta, la società non si è attivata nella ricerca di un sostituto. Non concretamente, almeno.
Negli ultimi giorni sono stati accostati al Pisa i nomi di diversi tecnici, destinati però a trovare sistemazione altrove: uno su tutti, Filippo Inzaghi (verso l’Ascoli), ma anche
Andrea Pirlo (pronto a sbarcare in Turchia, al Karagumruk), mentre il Cagliari, che aveva sondato il terreno per D’Angelo, alla fine ha virato su Fabio Liverani.
Knaster ha ribadito l’intenzione di allestire una squadra in grado di competere per la promozione in serie A sebbene la sfida si preannunci perfino più complicata della scorsa stagione considerati il numero e la competitività delle rivali (le retrocesse Venezia, Genoa e Cagliari, le deluse Parma e Brescia, le neopromosse Modena e Bari) tali da elevare la B ad una A2. D’Angelo, dal canto suo, si è detto pronto a riprovarci, forte della stima della società e dell’affetto della tifoseria, che al netto di qualche sporadica critica non gli ha mai fatto mancare il proprio sostegno. I cambiamenti, semmai, riguarderanno l’organico, necessariamente da rinforzare.
Alcuni giocatori (Birindelli e Marin) sono seguiti con interesse da club di serie A, per altri (Torregrossa, Puscas e Benali) occorrerà valutare se compiere uno sforzo economico per riscattarli o meno, non essendo scattato l’obbligo.