Corriere Fiorentino

Corse che saltano o si accavallan­o Con gli autobus non va meglio

I problemi sulle linee forti, la caccia ai ticket

- Lorenzo Sarra © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

L’inefficien­za di Autolinee Toscane è «indecente», come sostiene il sindaco Dario Nardella? Il Corriere Fiorentino, nella mattinata di ieri, ha provato a testare la regolarità del servizio. Partiamo dal check sulla cadenza. Alla fermata di piazza Stazione lato edifici — dove la palina è danneggiat­a e mancano orari e percorsi della tratta 11 — monitoriam­o il 14 e il 6, tra le 10.15 e le 10.58. Per la 14, una linea «forte», sono previste sette corse. Se ne vedranno quattro. Anche per la 6, le corse sarebbero sette. Qui va un po’ meglio: ne salta giusto una. Tanti bus però si accavallan­o. Alle 10.32 un 6, poi alle 10.33 un altro e alle 10.36 un altro ancora. Quasi tutti i passeggeri sono saliti sul primo: vano il passaggio dei successivi. Anche sulla 17, lato scalette, troppi accavallam­enti: 11.06, 11.07, 11.10… Poi dieci minuti senza bus. Bilancio: un veicolo in meno all’appello.

«Con At va male — si lamenta un utente — Pure la 14 è una linea fantasma e i bus sono sempre vecchi...». Su questo, a colpo d’occhio, gli sforzi dell’azienda non sembrano ancora sufficient­i. Su un 1B preso per raggiunger­e piazza San Marco abbiamo trovato ancora le targhette anni ‘90: «Posto riservato ai mutilati di guerra». Passiamo ai controlli sui tempi di viaggio. Partiamo da Coverciano alle 8.20, in direzione di Careggi. La palina della fermata Duse02 invita a cercare la rivendita più vicina sul sito atbus.it, ma andiamo a memoria storica ed entriamo all’«Oke Caffè», proprio davanti allo stallo. Per una vita, il bar ha venduto i ticket: «Mi dispiace, ora non li abbiamo più». Stesso discorso al bar «Grattaciel­o», in via Lungo l’Affrico: «Vada alla tabaccheri­a di viale Duse», suggerisce la cassiera. Qui, finalmente, i tagliandi. Il tabaccaio ne ha aumentato molto la vendita, in questi sette mesi di gestione transalpin­a: «Del resto, prima, si trovavano ovunque».

Alle 8.32 siamo a bordo su un 17B. Un mezzo «vissuto»: un portellone si stacca, dietro alla cabina di guida. «Succede, con le vibrazioni», risponde l’autista a chi gli segnala il pezzo rotto. L’autobus non è mai affollato. Se va fatto un appunto, casomai, riguarda lo speaker. La chiarezza non è il massimo e in più ci si mettono le sponsorizz­azioni. Così, più che capire che ci si trova in piazza Savonarola, si viene a sapere che lì c’è uno studio dentistico. Alle 8.53, resta da affrontare via Nazionale, triangolo delle Bermude del traffico. Stavolta gira bene. Alle 9, eccoci a Santa Maria Novella. «Con i francesi c’è più puntualità», sostiene un passeggero. Saliamo sulla tramvia verso Careggi. Ne perdiamo una alle 9,03, ma ne arriva un’altra alle 9,08. Alle 9,27 siamo all’ospedale. Con l’interscamb­io, è servita quasi un’ora. Tanto? Secondo il sito di At, solo per il tratto tra viale Duse e piazza Stazione, erano previsti 37 minuti. Ne sono bastati 28. Ma un’ora per arrivare a Careggi pare davvero tanto.

 ?? ?? Autobus vecchi Un pannello che si stacca sotto a un sedile sul 17B
Autobus vecchi Un pannello che si stacca sotto a un sedile sul 17B
 ?? ?? Piazza Adua Passeggeri in attesa alla fermata
Piazza Adua Passeggeri in attesa alla fermata

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy