Auto in strada, titolare di garage a giudizio
Corso Tintori, è accusato di falso per aver inserito le targhe nel sistema del Comune
A lanciare l’allarme erano stati i comitati del centro storico. Alcune autorimesse adottano il «giochino dello smarco targa: quando il garage è pieno le auto, che pagano il posto, vengono parcheggiate negli stalli riservati ai residenti della zona a traffico limitato». Si erano lamentati i residenti di Corso Tintori: troppe auto posteggiate in doppia fila e allineate nell’omonimo Chiasso, come se vicolo e strada fossero diventate un prolungamento del garage. Le indagini della polizia municipale sono andate avanti per anni sui 48 parcheggi privati del centro storico. Agli appostamenti per strada sono seguiti i controlli sul portale del Comune per l’accesso alla Ztl. Ma, alla fine, solo il titolare del Garage Tintori — che fa parte del gruppo Florence Parking e «racchiude i cinque migliori garage di Firenze: Tintori, Excelsior, Fiesolana, Oberdan e Capo di Mondo» recita il sito dell’azienda — avrebbe violato il codice penale: è stato rinviato a giudizio con l’accusa di falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici e in documenti informatici. In altre parole, avrebbe simulato di parcheggiare le vetture di turisti e di uomini di affari di passaggio in città nel Garage in zona Santa Croce, inserendo le targhe nel portale del Comune (la cosiddetta lista bianca), rilasciando l’autorizzazione e incassando la tassa per poi versarla alla Sas. Così come prevede il provvedimento dirigenziale di Palazzo Vecchio del 2011 che gli riconosce anche la qualifica di pubblico ufficiale. Ma in realtà tra novembre 2018 e gennaio 2019 gli agenti della municipale, hanno scoperto sette auto posteggiate fuori dal garage Tintori.
«I nostri parcheggi sono serviti da uno staff altamente qualificato e si trovano nei punti strategici della città – si legge sul sito del Florence Parking - I nostri clienti possono godere del massimo dei servizi e della comodità. Tutti i mezzi custoditi nei nostri garage sono accuratamente sorvegliati dal nostro personale con un servizio di videosorveglianza attivo 24 ore su 24». Eppoi: «Per i garage situati all’interno della Ztl controllata dalle telecamere, al momento del vostro arrivo, l’operatore provvederà a regolarizzare il transito attraverso i varchi elettronici». Il processo dovrà chiarire se le auto fossero parcheggiate per caso fuori dal garage quando incapparono nei controlli dei vigili. O se fosse un sistema collaudato per far fronte alle richieste di parcheggi e salvare i profitti.