Fotovoltaico fuori dall’area Unesco, approvate le linee guida
La giunta di Palazzo Vecchio ha dato il via all’iter per arrivare all’installazione di pannelli solari, fuori dalla area Unesco, con «zero vincoli». Questo è l’obiettivo della variante al Piano strutturale e al regolamento urbanistico per la quale la giunta, su proposta dell’assessore all’urbanistica Cecilia Del Re, ha avviato la verifica di Vas. Nel dettaglio nelle aree prossime ad Arno, Greve, Ema e nel bosco possono essere realizzati gli impianti solari e fotovoltaici sulle coperture, ma non è consentita l’installazione di impianti a terra. Nelle aree della collina e della pianura possono essere realizzati gli impianti solari e fotovoltaici sulle coperture e impianti fotovoltaici a terra (ad eccezione di Monte Morello), nel limite di un impianto per unità immobiliare. Gli impianti in generale dovranno privilegiare le aree degradate, come i capannoni dismessi.Nell’area del centro storico Unesco è confermato il divieto assoluto di installazione degli impianti sia sui tetti che a terra, mentre nelle zone otto-novecentesche e nei borghi storici possono essere realizzati gli impianti sui tetti, non a terra. «La crisi energetica e le azioni governative verso le energie rinnovabili — spiega l’assessore Del Re — ci hanno indotto ad accelerare la modifica degli strumenti per l’installazione di impianti fotovoltaici eliminando i vincoli per le aree esterne al centro storico, nel rispetto del Pit. Per tali aree, le restrizioni previste nel 2015 non sono più sostenibili».