Donna sfrattata dall’alloggio popolare Resta a dormire sul pianerottolo
Dopo quasi cinque anni senza pagare l’affitto, mercoledì mattina ha ricevuto lo sfratto una donna marocchina che vive in una casa popolare di viale Canova insieme a 5 figli (di cui due minori) e una nipotina. Durante lo sgombero, i servizi sociali hanno offerto alla signora una sistemazione alternativa in due strutture diverse. Soluzione che non è stata accettata, motivo per cui la donna ha dato vita a un presidio sotto il portone condominiale, sostenuta dagli attivisti del Movimento di lotta per la casa e dal consigliere comunale Dmitrij Palagi, che hanno trascorso la notte con alla donna. La porta di casa al pianerottolo è stata blindata da Casa spa, mentre i vicini hanno tirato un sospiro di sollievo visti i rapporti tesi con la famiglia marocchina. Sono molti i residenti del palazzo stanchi per «gli eccessivi rumori notturni», oltre agli «allacci abusivi degli inquilini sfrattati». Una situazione, dicono, che va avanti da cinque anni. E da Palazzo Vecchio sottolineano che la famiglia si è resa protagonista di «gravi violazioni al regolamento» del condominio.