Corriere Fiorentino

Senza Chianina da 4 anni Tanti figli d’arte in piazza

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Sono quelli che hanno vinto il torneo per diversi anni di fila. Adesso invece i Bianchi di Santo Spirito sono lontani dal titolo da quattro anni. E hanno voglia di riportare la vittoria in Oltrarno, in quella basilica di Santo Spirito dove si sposano i calcianti e dove i calcianti battezzano i loro figli. Perché il rapporto con il quartiere è quanto mai viscerale tra gli uomini dei Bianchi che scendono nel sabbione. Non tutti sono credenti, ma non importa, la basilica di Santo Spirito è per loro un luogo del cuore, dove ritrovano se stessi e dove bramano la vittoria. È successo così anche lunedì scorso quando, come da tradizione, i calcianti si sono ritrovati nella chiesa per la benedizion­e della bandiera. Quest’anno spazio ai giovani. Sono almeno dieci quelli che giocherann­o da titolari. Arrivano dal rugby, dal pugilato, dalla lotta e qualcuno dal calcio. Si allenano quasi tutti i giorni all’Accademia dei Bianchi in piazza del Carmine, fiore all’occhiello del Colore, dove crescono nuovi talenti. Tra loro c’è un figlio d’arte, il figlio dello storico calciante Stefano di Puccio. Solcherà il sabbione di Santa Croce sulle orme del padre, la tradizione che si rinnova. E poi c’è Giacomo Barattin, figlio di un altro calciante veterano. E ancora Giacomo Fusi, Nicola Marras e Alessandro D’Eligio, figlio di Raffaele.

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