Corriere Fiorentino

Quei segni sul muro di antiche sfide del Calcio Storico

- di Mauro Bonciani

Su un palazzo del lato destro di piazza Santa Croce, guardando la basilica francescan­a, c’è uno strano «segno» sul muro. È un disco di marmo, con tre sfere sovrappost­e, di colore rosso, verde e bianco, e una data in caratteri romani, 10 febbraio 1565, cui dalla parte opposta della piazza corrispond­e un altro cerchio, diviso in quattro spicchi rossi e bianchi. Sono i «battipalla», cioè i due segni che indicavano la metà campo delle partire del Calcio in Costume. In piazza si è sempre giocato, già nel Quattrocen­to, e si davano battaglia i rampolli di tutte le famiglie nobili, a iniziare dai Medici. Si giocava in squadre di 20, 30 o 40 calcianti, anche se la formazione classica era di 27 giocatori, con costumi gialli o rosa. E le partite potevano durare tutto il giorno. La partita più famosa si tenne proprio in piazza Santa Croce il 17 febbraio 1530 durante l’assedio di Firenze per irridere le truppe nemiche.

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