Al voto per scegliere 28 sindaci Occhi su Lucca, Carrara, Pistoia
Seggi aperti dalle 7 alle 23, anche per i cinque quesiti referendari sulla giustizia
Seggi aperti oggi dalle 7 alle 23 per le elezioni amministrative. In Toscana si vota in 28 Comuni, sui 273 della regione. Riflettori puntati su Lucca, Pistoia e Carrara, ma si vota anche per i 5 quesiti referendari sulla giustizia.
Solo cinque Comuni hanno oltre 15 mila abitanti e quindi potrà esserci il ballottaggio — il 26 giugno — tra i due candidati che hanno ottenuti i maggiori consensi se nessuno supererà il 50% dei voti. Il ballottaggio è possibile a Carrara, Lucca, Pistoia, Camaiore e Quarrata. I Comuni più piccoli dove si eleggerà il sindaco e il consiglio comunale sono Montemignaio, in provincia di Arezzo, e Sassetta (Livorno) dove vivono circa 500 persone, mentre all’Isola d’Elba andranno al voto 3 Comuni su un totale di 7: Campo nell’Elba, Marciana Marina e Porto Azzurro. L’unica provincia che non è interessata queste tornata elettorale locale è quella di Prato, mentre nella Città metropolitana di Firenze si vota solo a Rignano sull’Arno, il paese dei Renzi. Questi gli altri Comuni al voto: Marliana, San Marcello Piteglio, Serravalle Pistoiese; Bientina,
Riparbella; Campo nell’Elba, Marciana Marina, Porto Azzurro, Sassetta; Bagni di Lucca, Forte dei Marmi, Porcari; Aulla, Mulazzo, Zeri; Monte San Savino, Montemignaio; Montalcino e Sarteano; Campagnatico, Manciano e Pitigliano. Nei Comuni con meno di 15 mila abitanti sarà eletto il candidato che ottiene più voti, anche uno solo più del secondo, mentre domani sapremo se si andrà al ballottaggio, come pare probabile, nelle città più popolose, anche se a Pistoia il centro destra unito sogna la conferma al primo turno di Alessandro Tomasi, di FdI, che ha strappato la città alla sinistra per la prima volta dal dopoguerra. Avversaria di Tomasi per la vittoria è Federica Fratoni (Pd), ex assessora regionale e consigliera regionale in carica.
A Lucca il centro sinistra con Francesco Raspini, assessore uscente, punta alla conferma alla guida della città dopo i due mandati di Alessandro Tambellini, mentre la coalizione di centro destra punta sull’imprenditore Mario Pardini.
A Carrara il sindaco uscente Francesco De Pasquale (M5S) non si è ripresentato ed il centro sinistra conta di vincere al ballottaggio che appare inevitabile nella città del marmo, dato che sia il centro sinistra che il centro destra si sono divisi tra più candidati.
Nei Comuni sopra i 15 mila abitanti è possibile anche il voto disgiunto, cioè per un candidato sindaco e per una lista di un candidato sindaco diverso, e si possono dare due preferenze, ma devono essere un uomo e una donna, altrimenti la seconda preferenza non è valida. Sotto i 15 mila residenti non si può dare il voto disgiunto, sotto i 5 mila si può esprimere una sola preferenza. Per lo spoglio si parte dai quesiti referendari, per poi passare, dalle 14 di lunedì, alle Comunali.