Per Piombino bonifiche, strade e rinnovabili Le richieste di Giani al governo
Il governatore della Toscane e neo commissario straordinario per il rigassificatore di Piombino mette nero su bianco le richieste per l’ambiente e delle compensazioni per la città. Ed invita Fratelli d’Italia, partito del sindaco Francesco Ferrari che ha bocciato la nomina decisa dal premier Draghi, a non fare polemica politica, in nome dell’interesse della Toscana e del Paese.
Eugenio Giani, lo annuncia lui stesso, sta lavorando ad un memorandum che presenterà a tutti i soggetti interessati, dal Governo agli enti locali, «per definire una sorta di intesa che costituisca la base al posizionamento per un periodo transitorio del rigassificatore in porto». «Mi farò garante innanzitutto o che il posizionamento della nave non abbia impatti di carattere ambientale — afferma Giani — . La circolazione dell’acqua dovrà avvenire a circuito chiuso, evitando variazioni di temperatura e miscelazione con l’acqua marina. Occorre inoltre procedere con le opere di bonifica, per le quali la Regione ha già anticipato 10 milioni e lo Stato deve metterne a disposizione almeno 50. Sarà inoltre necessario procedere alla velocizzazione dell’appalto Anas per il primo lotto della nuova statale 398». Il presidente della Regione ribadisce poi che la questione del forno elettrico per l’acciaieria è cruciale e spiega l’idea di fare di Piombino un polo di energie rinnovabili: «Il promontorio dovrà diventare centro di sviluppo delle energie rinnovabili e di produzione di idrogeno; le aree degli insediamenti industriali potranno essere liberate per far posto a pannelli fotovoltaici, pale eoliche, infrastrutture destinate alla produzione di idrogeno, con un ruolo decisivo della Regione».
La nave rigassificatore rimarrà in porto due o tre anni e poi sarà posizionata al largo e Giani conclude con un appello. «Piombino può sottrarsi alla marginalità, ma questo sarà possibile se saremo uniti come forze del territorio e se saremo in grado di fare gioco di squadra. Puntare ad esasperare le divisioni e le polemiche di natura partitica costituirebbe un danno pesantissimo per Piombino, per tutta la Val di Cornia, ma anche per la Toscana intera. Io lavorerò per l’unità, mettendomi a disposizione del dialogo con tutti: sarò una garanzia per la concertazione sui tanti aspetti di questa complessa vicenda». Fratelli d’Italia ha affermato venerdì che «serviva un commissario esterno». «Temiamo che il governatore non faccia gli interessi dei cittadini, ma si limiti a imporsi quale contraltare del sindaco Francesco Ferrari, solo perché quest’ultimo appartiene a un altro partito politico».