Una rete per lo spaccio dall’Albania e ritorno Sei persone finite in cella
Dall’Albania alla Valdichiana per spacciare droga, poi di nuovo a casa per evitare di essere rintracciati dalle forze dell’ordine. L’unica costante la rete di clienti fidelizzati, che l’organizzazione criminale riforniva di hashish e cocaina. Per ricostruire il complesso meccanismo, con uomini, mezzi e telefoni che ruotavano ciclicamente, gli inquirenti hanno impiegato un anno e mezzo. La svolta nell’arresto di due spacciatori a Montepulciano, che ha dato il là a intercettazioni e quindi all’operazione «Drug Holiday», con il coinvolgimento della Direzione distrettuale antimafia di Firenze, della Procura di Siena. Sei persone sono finite in carcere, cinque hanno l’obbligo di dimora. Per la prima volta in provincia di Siena è stato contestato il reato di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti. Oltre alla droga, sono stati sequestrati 50 mila euro e una barca, ormeggiata nel Trasimeno, usata per gli incontri.