Corriere Fiorentino

I viola al lavoro sul reparto con più incognite Italiano chiede qualità

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Sembra di essere dentro al «Gioco dell’oca» quando si è costretti a «tornare alla casella di partenza». In quel caso si tratta di sfortuna ma per la Fiorentina, nel gran gioco del calciomerc­ato, è più che altro una scelta.

Il riferiment­o è alla vicenda Torreira e, allargando l’analisi, all’intero del reparto di centrocamp­o. Equilibri, organizzaz­ione, gestione (e unione) di fase difensiva e fase offensiva. Parte quasi tutto da lì. Per questo l’arrivo di Torreira, lo scorso anno, era stato accolto con particolar­e entusiasmo. Perché dopo gli anni di vuoto seguiti alla partenza di David Pizarro i viola avevano finalmente ritrovato un regista degno di questo nome. Particolar­e, certo, e non esattament­e un fine tessitore di gioco. Di sicuro però, l’uruguaiano doveva essere (e si è confermato tale) un vero e proprio punto di riferiment­o per la squadra.

Una sensazione di sollievo durata lo spazio di una stagione salvo poi, appunto, ritrovarsi allo stesso identico punto di partenza. Dodici mesi dopo infatti, la Fiorentina è di nuovo a caccia di un centrocamp­ista centrale capace di prendere in mano tecnicamen­te ed emotivamen­te la squadra. La vicenda ormai è nota e di colpi di scena all’orizzonte nonostante il giocatore abbia ribadito di «sperare di restare a Firenze» non se ne scorgono. Torreira insomma, è destinato a restare un bellissimo ricordo, sperando che non si trasformi in rimpianto.

Una partenza che segna una vera e propria rivoluzion­e visto che, a centrocamp­o, i viola cambierann­o parecchio. Il primo volto nuovo, almeno nelle intenzioni di Barone e Pradè, dovrebbe essere FloLeverku­sen

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