Piombino, scintille tra pescatori e tecnici Snam
Rigassificatore, due imbarcazioni si toccano in rada. Volano insulti tra i due equipaggi
PIOMBINO Una «strusciata» come si dice in gergo, due barche che, accostandosi, si toccano più violentemente del dovuto. Nulla che abbia prodotto danni ma abbastanza per far salire la tensione, soprattutto se su una delle imbarcazioni ci sono i tecnici incaricati da Snam per il sopralluogo su dove e come posizionare il rigassificatore e sull’altra degli itticoltori che proprio da quel rigassificatore temono di essere danneggiati.
Piombino vive come un sopruso l’imposizione dell’impianto all’interno del porto, decisione del governo certificata dalla nomina a commissario dell’opera del presidente Eugenio Giani. Così anche un banale incidente in rada diventa un caso che scalda gli animi. Nell’urto non si sono registrati né danni, né feriti, e al momento non ci sono formali denunce alle autorità fanno sapere dalla capitaneria di porto e lo scontro si sarebbe risolto solamente in qualche parola grossa volata fra i due equipaggi, tanto che i rilievi di Snam si sono conclusi senza problemi.
Uno dei timori alla base della contrarietà al rigassificatore, espressa da varie parti in loco, è anche legato ai possibili impatti della struttura sugli impianti di itticoltura presenti nel golfo tra Piombino (Livorno) e Follonica (Grosseto) che è uno dei più sviluppati in Italia occupando oltre 150 persone e producendo oltre novemila tonnellate di pesce e molluschi l’anno. Il progetto del rigassificatore non è ancora stato presentato alle istituzioni ma la contrarietà di Piombino e dei comuni della Valdicornia è già stata espressa chiaramente.