Ritorno sul pianeta Firenze Rocks due anni dopo
I Green Day hanno aperto il weekend di concerti
Ci sono i giovani, tantissimi, e ci sono le famiglie, alcune con bambini di due anni con indosso le magliette dei Green Day che hanno aperto la prima serata alla Visarno Arena. Dopo due anni di stop causa Covid il pianeta Firenze Rocks torna a popolarsi, con il villaggio allestito nell’ex ippodromo. Con spettatori, incuranti del caldo, fin dal primo pomeriggio.
Charlie Brown ha solo 6 anni ed è già al suo quarto concerto dei Green Day. È inglese ma arriva dalla Valle D’Aosta per vedere uno dei suoi gruppi preferiti, insieme ai genitori. Riccioli biondi, occhiali verde fosforescente, zainetto e cappellino «46», aspetta seduto per terra all’ombra della biglietteria che aprano i cancelli per la prima data del Firenze Rocks: «Prima però vado un po’ al parco giochi poi al concerto» dice. Ascoltava i Green Day fin da piccolo ed è cresciuto con la musica («A sei mesi è venuto con noi a sentire Bruce Springsteen» racconta mamma Luise). Charlie è uno dei più giovani fans dei Green Day che ieri hanno invaso la Visarno Arena, per il festival, tornato dopo due anni di sospensione causa pandemia.
Nonostante il caldo l’Arena si è riempita già nel pomeriggio. Gli spettatori arrivano in bici o a piedi, muniti di cappelli, crema solare, telo, indispensabili per affrontare l’attesa sotto un sole cocente. In aiuto conto il caldo ci sono le aree relax sotto i tendoni, i tunnel nebulizzanti e gli idranti che con regolarità gli addetti indirizzano contro la folla. Prima che salgano sul palco i gruppi musicali ci vuole tempo, ma non ci annoia. Nel Firenze Rocks Village c’è una zona game con ping pong, calcio balilla, arcade e simulatori di Formula 1, il karaoke, persino un barbiere. E poi stand di cibo per tutti i gusti. Per pagare si usano i token acquistabili alle casse: l’acqua costa un token e mezzo (3 euro), una birra 4 (8 euro), una birra più un 10 (20 euro). «I prezzi sono un po’ troppo cari, per questo prima di entrare ci siamo presi una birra in un bar fuori» commenta un gruppo di ragazzi di Livorno. Hanno comprato i biglietti nel 2019 è da 3 anni che aspettano questo concerto. Tra il popolo rock ci sono persone di tutte le età, anche famiglie con bambini. Gabriella e Salvatore, da Avellino, non si sono persi nessuna edizione del festival e questa volta sono venuti con la figlia di 2 anni, che l’ultima volta era nella pancia della madre.
La piccola dorme al fresco su una panchina, indossa come mamma e babbo una tshirt dei Green Day: «È un mese che aspetta di indossare la maglietta del concerto» racconta Gabriella. «Non andremo sotto il palco, staremo un po’ defilati, ma credo le piacerà». Quando si sveglia la portano a distrarsi nell’area bambini: qui ci sono scivoli, giochi e un’animazione per i bimbi sopra i 4 anni (se più piccoli devono esser accompagnati) con laboratori e attività, per consentire a loro di divertirsi nell’attesa e ai genitori di sentire il concerto senza pensieri. La musica fa da sottofondo per tutto il giorno, ma l’arena si accende quando iniziano a salire sul palco Radio Days, il fiorentino Matteo Crea, i Weezer, prima di lasciare spazio alle star della serata: i Green Day con una scaletta di venticinque brani come When I come around, 21 guns e Wake me up when september ends chords con cover dei Ramohamburger
nes, dei Kiss e Summer wind nella versione di Frank Sinatra. Il festival continua oggi con i Muse (introdotti da The Ramona Flowers, The Mysterines, Placebo), domani con i Red Hot Chili Peppers da sold out (più Savana Funk, Remi Wolf, Tedua Nas) per concludersi domenica con i Metallica (aperti da The Blind Monkeys, Jerry Cantrell e Greta Van Fleet).