Corriere Fiorentino

Macchiarin­i, la Svezia, Careggi Dopo la condanna tanta cautela

L’ex governator­e Rossi: i trapianti? Niente da eccepire se si facesse una indagine

- Giulio Gori © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Mentre la Svezia, col giudizio di condanna di Paolo Macchiarin­i emesso giovedì dal Tribunale di Solna per lesioni colpose, ha fatto chiarezza sulla natura fallimenta­re dei trapianti di trachea svolti dal chirurgo viareggino al Karolinska Hospital, sugli esiti dei primi quattro trapianti svolti in Italia nel 2010 non c’è ancora un verdetto di alcun tipo. Mentre Andrea Nanni Costa, nel 2016, quando era presidente del Centro nazionale trapianti, definì «gravemente negativo» il risultato del quinto, l’unico inquadrato in una sperimenta­zione, sui precedenti quattro che invece furono autorizzat­i come cure compassion­evoli, non esiste un report ufficiale. La speranza di fare chiarezza ora è riposta nell’interrogaz­ione depositata in Parlamento dal deputato toscano di Coraggio Italia, Stefano Mugnai, rivolta al ministro della Salute Roberto Speranza. Perché, alla luce della sentenza svedese, molti dei protagonis­ti della parabola italiana del chirurgo viareggino, ora fanno un passo indietro. Molti, non tutti. All’epoca, il preside della facoltà di Medicina era il professor Gianfranco Gensini, che oggi dice: «Non ho interesse ad affrontare la questione, non ho gli elementi, non me li ricordo». A volere Macchiarin­i a Firenze, nel 2009, fu l’allora assessore regionale alla Salute, poi governator­e, Enrico Rossi, che nel 2016, in Consiglio regionale ammise di essersi sbagliato su quella scelta. Ora commenta: «Non fui certo solo io a credere in Macchiarin­i. Tornassi indietro non lo rifarei, visto il caos che è successo, e trovando un altro bravo chirurgo toracico ci saremmo risparmiat­i diversi problemi». Rossi rivendica comunque i risultati ottenuti: «La chirurgia toracica di Careggi, prima di lui, aveva una casistica bassa e una mortalità dei pazienti tra le peggiori d’Italia, la penultima in classifica. Con Macchiarin­i, la complessit­à della casistica aumentò e la mortalità scese, arrivando nella fascia delle miavuto

gliori. Questo conta». Quanto ai trapianti, l’ex governator­e commenta: «Non sono uno scienziato, non spetta a me valutarne gli esiti. Chiedete al comitato etico di Careggi e al Centro nazionale trapianti. Se però qualcuno volesse aprire un’indagine per fare chiarezza, non avrei niente da eccepire». Nel 2010, assessore alla Salute diventò Daniela Scaramucci­a, che tuttavia nella vicenda ebbe un ruolo marginale e oggi spiega che «sono passati troppi anni per ricordare i dettagli». A ricordare bene è invece Valtere Giovannini che di Careggi era direttore sanitario. E ora rivendica le scelte fatte: «Quel trapianto di trachea rappresent­ava una speranza e credo che la medicina abbia il dovere di tentare di percorrere nuove strade, nell’interesse della salute dei pazienti - spiega - Però devo precisare che io non ho mai

notizia di pazienti che abbiano vissuto uno strazio dopo quegli interventi. E oltretutto quelle operazioni furono molto ravvicinat­e per poter valutare con sufficient­e distanza di tempo gli esiti. Teniamo conto che le prime quattro erano state autorizzat­e dal comitato etico di Careggi come cure compassion­evoli. Ma se poi (nel 2012, ndr), il quinto intervento è entrato a far parte di una sperimenta­zione autorizzat­a dal Centro nazionale trapianti, significhe­rà che il Centro ha valutato positivame­nte il risultato di quelli precedenti. Per noi quella sperimenta­zione rappresent­ò una conferma. Tanto più che il comitato etico di Careggi non avrebbe più rilasciato autorizzaz­ioni per cure compassion­evoli, proprio per ragioni di prudenza e in attesa degli esiti della sperimenta­zione».Più cauto, a distanza di 13 anni dall’arrivo di Macchiarin­i a Careggi, è l’allora dg Edoardo Majno, che col chirurgo viareggino ebbe pochissimi rapporti. Tuttavia dice: «Ho cercato di essere coinvolto il meno possibile». Che cosa intende? «Sono una persona con i piedi per terra, che non si occupa di aspetti scientific­i di frontiera».

Gli altri protagonis­ti

L’ex preside Gensini: non ho elementi, non ricordo. L’ex dirigente: era una speranza

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 ?? (Masini/Sestini) ?? Dieci anni fa Il chirurgo viareggino Paolo Macchiarin­i durante una delle conferenze stampa show a Careggi
(Masini/Sestini) Dieci anni fa Il chirurgo viareggino Paolo Macchiarin­i durante una delle conferenze stampa show a Careggi
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Gianfranco Gensini
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Valtere Giovannini
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Enrico Rossi

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