E poi serviranno le ali
Il rinnovo di Italiano tiene banco, ma i viola hanno bisogno di rinforzi in ogni reparto Sulle fasce, da cui passa il gioco del tecnico, oltre a Gonzalez e Ikoné servono gol e ricambi
Il rischio è quello di perdere di vista le altre priorità. Già, perché il caso del rinnovo di Vincenzo Italiano che da settimane tiene in stallo la Fiorentina, si riflette anche sulle strategie e sulle scelte di mercato. Così se in difesa e a centrocampo i dolorosi addii di Torreira e Odriozola non sono stati ancora assorbiti (anche se i primi sondaggi per sostituirli sono già iniziati) è soprattutto in attacco che per il momento tutto resta immobile con il club che si prepara a intervenire non appena dovessero essere superate le recenti divergenze con il tecnico, sia per quanto riguarda il ruolo di punta centrale che per la truppa di esterni offensivi.
Se per quanto riguarda l’attaccante da affiancare a Cabral è di questi giorni l’apertura del Real Madrid nei confronti di un prestito del serbo Jovic (e rallentano la pista che portano a Pinamonti e a Belotti), è soprattutto sulle corsie esterne che la Fiorentina dovrà intervenire con attenzione, ritoccando un reparto di vitale importanza nel gioco dell’allenatore. Non a caso tra le (poche) richieste di Italiano nel corso dell’ultima stagione quella più chiara era arrivata in merito alle caratteristiche delle ali, considerate più attaccanti aggiunti che non esterni chiamati ad allargare il gioco. Un chiarimento che Italiano dette poco dopo il suo arrivo, augurandosi di avere cinque esterni in grado di segnare con continuità già nello scorso ritiro di Moena, salvo poi dover adattare Saponara in attesa dell’acquisto di Ikonè rimandato al mercato invernale.
Oggi che i viola fanno i conti con i 15 gol messi a segno dagli esterni su un totale di 59 reti fatte (un bottino non esaltante anche alla luce dei 22 centri segnati da chi se n’è già andato come Vlahovic e Torreira) è chiaro che l’ambizione sul mercato non può che essere quella di migliorare il rendimento realizzativo.
Al di là dell’esperienza di Callejon ormai chiusa con un solo gol e 3 assist in due stagioni, bottino magrissimo per il potenziale sostituto di Chiesa, e di un rinnovo con Saponara ancora in sospeso (ma più che probabile) è soprattutto da Nico Gonzalez (7 gol in 33 presenze) e Ikoné che i viola contano di ripartire, trovando in particolare dal francese maggiore concretezza rispetto ai primi mesi fiorentini conclusi con appena 1 gol e 1 assist. Numeri non troppo diversi dai quali dovrà prendere le distanze anche Sottil, elemento sul quale la società aveva deciso di scommettere anche accantonando l’idea Berardi per non creare eccessiva pressione. Con 3 gol e 2 assist in 24 presenze il bilancio dell’ultimo campionato di Sottil resta in chiaroscuro, motivo in più per pensare che una volta sistemato il capitolo allenatore la società viola dovrà concentrarsi sull’attacco e sulle corsie esterne. Cercando di ritrovare quella prolificità che aveva contraddistinto il girone d’andata della scorsa stagione quando il motto di Italiano era «segnare un gol più degli avversari».