Corriere Fiorentino

VERSO IL BALLOTTAGG­IO

Il salto di Del Ghingaro verso il centrodest­ra «Io offeso e deriso, scelgo chi mi da fiducia»

- Simone Dinelli © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

LUCCA Clima elettorale incandesce­nte a Lucca, nella settimana che porta al ballottagg­io per la scelta del nuovo sindaco tra Francesco Raspini (Pd e cinque liste civiche, 42,6% al primo turno) e Mario Pardini (Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e due liste civiche, 34,3%). Dopo l’apparentam­ento con il candidato del centrodest­ra col civico Elvio Cecchini (3%), quello turbolento con il rappresent­ante della destra Fabio Barsanti (9,5%, già candidato nel 2017 con Casapound) che ha sollevato molte proteste e causato l’addio di Elio Vito a Forza Italia, e l’appoggio esterno del leader no vax Andrea Colombini (4,2%), fa discutere la presa di posizione del sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro, che ha annunciato il suo voto per Pardini. Il primo cittadino, che al primo turno aveva appoggiato il candidato del terzo polo Alberto Veronesi, ha spiegato così la sua decisione: «I rapporti personali — scrive Del Ghingaro su Facebook

— vengono prima di qualsiasi cosa e non tradirei per nulla al mondo chi è stato leale con me. Sono stato offeso e deriso da esponenti del mio stesso schieramen­to che ora dovrei votare. Non lo farò, perché c’è un limite a tutto. In più se devo scegliere al ballottagg­io un sindaco che mi dovrà governare lo voglio fare perché mi fido di lui e non di chi ha amministra­to secondo me male una città, di qualsiasi schieramen­to faccia parte. Però non si pensi che venga meno ai miei valori di centrosini­stra: se qualcuno lo fa commette un errore politico e personale».

Tante le critiche al sindaco di Viareggio, a cui si associa la consiglier­a regionale Pd di Lucca Valentina Mercanti: «Sono molto dispiaciut­a e sconcertat­a — dice — Non riesco a capire come una persona di centrosini­stra possa votare una coalizione con Italexit e no vax. Il ballottagg­io? Sono moderatame­nte ottimista: credo che Lucca saprà valutare e scegliere al meglio». Altro tema che continua a far discutere è la spaccatura del terzo polo, col candidato Veronesi schieratos­i per Pardini, ma scaricato da Italia Viva, Azione e Più Europa. «C’è stata una trattativa — spiega Alberto Baccini, coordinato­re provincial­e di Italia viva — e a un certo punto, anche per coerenza verso la campagna elettorale di questi mesi, abbiamo ipotizzato una posizione neutrale in vista del ballottagg­io. Poi le alleanze siglate da Pardini con schieramen­ti lontani anni luce da noi hanno cambiato i piani, anche in virtù di un accordo stretto dai nostri vertici regionali e nazionali».

«La nostra posizione — ribadisce Carlo Calenda, segretario nazionale di Azione — è molto netta: noi non supportiam­o coalizioni che abbiano dentro Casapound, no vax e antidemocr­atici. Al primo turno abbiamo sostenuto un candidato che sulla carta aveva tutte le qualità giuste, ma che evidenteme­nte non aveva chiari i valori di Azione». Nel frattempo Lucca Futura, una delle liste civiche che sostiene Raspini, denuncia il contenuto di un video pubblicato sulla pagina Facebook di uno dei candidati delle liste di Barsanti. «Nel video poi rimosso — spiegano — il candidato afferma “con la nostra presenza il mondo dei partiti nazionali di centrodest­ra verrà messo in riga”. Tre giorni sono bastati per far gettare la maschera alla destra e far emergere il suo intento: condiziona­re i moderati di centrodest­ra con retaggi autoritari».

❞ Mercanti (Pd) Come fa uno di centrosini­stra a votare una coalizione con Italexit e no vax?

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Giorgio Del Ghingaro con l’ex candidato sindaco del terzo polo Alberto Veronesi in piazza
Rapporti personali Giorgio Del Ghingaro con l’ex candidato sindaco del terzo polo Alberto Veronesi in piazza

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