Corriere Fiorentino

Un esposto alle Procure toscane per l’aumento della benzina

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Un esposto alle Procure di Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, MassaCarra­ra, Pisa, Pistoia, Prato e Siena e all’Antitrust per chiedere di indagare «sugli abnormi rincari dei prezzi di benzina e gasolio alla pompa registrati nelle ultime settimane in regione e su possibili speculazio­ni in atto a danno di consumator­i e imprese della Toscana». Lo annuncia il Codacons della Toscana. L’associazio­ne dei consumator­i, che ha presentato analoga richiesta anche in altre regioni, ricorda, in una nota, che «oggi la benzina costa oltre il 28,5% in più rispetto allo scorso anno, mentre il gasolio è rincarato di circa il 37,5% sul 2021. Un andamento dei listini del tutto anomalo, che si registra nonostante il taglio delle accise disposto dal Governo e che non sembra essere giustifica­to dalle quotazioni petrolifer­e. Negli ultimi mesi, infatti, il petrolio ha raggiunto il suo picco il 9 marzo 2022, quando il Brent ha toccato la soglia dei 131 dollari al barile. In tale data la benzina, e senza il taglio delle accise pari a -30,5 cent scattato solo il 22 marzo, costava in media 2,048 euro al litro in modalità self, 1,966 euro il gasolio. Oggi il petrolio è quotato ben al di sotto dei 120 dollari al barile, mentre la verde costa in media 2,075 euro al litro e il gasolio 2,030 al litro». Per il Codacons «benzina e gasolio costano oggi ingiustifi­catamente di più». «Con il nostro esposto chiediamo ad Antitrust e Procure di attivarsi».

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