Corriere Fiorentino

Il Pisa ha scelto Maran per salire E ora prepara un mercato da big

Su input del patron Knaster il tecnico avrà un biennale. Lucca può restare

- Gabriele Noli © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

PISA Se davvero occorreva un’ulteriore prova per confermare le ambizioni di promozione diretta in A del Pisa, la scelta di Rolando Maran come nuovo allenatore è la migliore possibile. L’ufficialit­à continua a farsi attendere (era attesa per ieri), ma è solo una questione di forma, perché nella sostanza l’accordo è concluso e se ne conoscono i dettagli principali, su tutti la durata del contratto, che sarà biennale. Decisivo l’incontro, pochi giorni fa, tra il direttore generale Giovanni Corrado e lo stesso Maran (59 anni a luglio): a quel punto, raggiunta un’intesa di massima, si è trattato di mettere a posto alcuni aspetti, niente comunque che potesse lasciar presagire un epilogo diverso da quello preannunci­ato. Il tecnico, che si trova già a Pisa, doveva infatti prima rescindere il contratto che lo legava al Genoa (era stato esonerato nel dicembre 2020).

Eppure di nomi per il successore di Luca D’Angelo (sollevato dall’incarico la scorsa settimana dopo 4 anni e a cui gli ultras hanno dedicato uno striscione appeso all’esterno dell’Arena Garibaldi: «Lavoro, serietà e risultati. Grazie mister, ci hai fatto sognare») ne erano circolati parecchi, da Daniele De Rossi, sebbene privo di esperienze in panchina, a Eugenio Corini.

E prima ancora Filippo Inzaghi, Leonardo Semplici e Aurelio Andreazzol­i.

Ipotesi in diversi casi con un fondamento, come dimostrano i colloqui tenuti con alcuni di loro, ma alla fine la società ha convenuto che Maran fosse il profilo più adatto per rispondere alle aspettativ­e di un ambiente esigente e soprattutt­o a quelle di Alexander Knaster: mentre il presidente Giuseppe Corrado rinnovava in tv la fiducia a D’Angelo (il cui contratto scade nel 2023), l’azionista di maggioranz­a, al contrario, si convinceva della necessità di chiudere un ciclo e aprirne uno nuovo dopo la doppia sconfitta nella finale playoff di serie B contro il Monza. E per farlo c’era bisogno di un tecnico di alto profilo: le salvezze in A con Catania, Chievo e Cagliari rappresent­ano credenzial­i validissim­e per Maran, che non allena in cadetteria da un decennio (l’ultima esperienza nel 2012, pure lui k.o. nell’ultimo atto dei playoff, con il Varese) ma che la categoria la conosce benissimo, avendo all’attivo oltre 250 panchine. Non è inoltre da trascurare il desiderio di aggiungere una promozione ad un curriculum già ampio, con la prospettiv­a di confermars­i poi in A.

La sfida si prefigura complicata, considerat­o il livello di un campionato simile a una A2 (basti citare le dirette rivali: Venezia, Cagliari, Genoa, Parma, Palermo, Brescia, Bari), Knaster è però pronto a mettergli a disposizio­ne una squadra competitiv­a come mai lo è stata dal suo ritorno in B (nel 2019): ogni nome adesso risultereb­be prematuro (il Pisa non ha riscattato Torregross­a, Benali e Puscas), l’intenzione comunque è non disperdere quanto di buono fatto da D’Angelo con il 4-3-1-2 a lui tanto caro. Alcuni giocatori piacciono in A, tra cui Birindelli, Marin e quel Lorenzo Lucca che non segna dal 2 ottobre e per il quale Knaster a gennaio, nelle ultime ore di mercato, si era opposto a una cessione al Sassuolo. Se il Pisa deciderà di tenerlo, sarà compito di Maran cercare di rivitalizz­arlo. Perché per centrare la promozione, possibilme­nte diretta, serviranno anche i suoi gol.

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Non scende in B da un decennio
(Cafaro/ LaPresse) Trentino Rolando Maran, 58 anni, in A ha allenato Catania, Chievo, Cagliari e Genoa Non scende in B da un decennio
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Presidente Corrado
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Patron Knaster

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