I contagi Covid ricominciano a correre «Continuiamo a portare le mascherine»
Ieri oltre 3.800 nuovi positivi, crescono anche i ricoveri
Ieri ci sono stati 3.812 nuovi positivi: un dato così alto non si registrava dal 27 aprile. In Toscana infatti, tra l’abbattimento delle restrizioni e la diffusione della variante Omicron 5, i contagi tornano a impennarsi. Una risalita si legge anche nel dato dei ricoveri e nel tasso dei positivi alla prima diagnosi: se a fine maggio era positiva una persona su 2 che si sottoponeva al test, ora siamo tornati a 4 su 5.«La Omicron 5 è meno grave — dice Alessandro Bartoloni, primario di Malattie infettive a Careggi — ma rischia di provocare conseguenze serie sui fragili. Bisogna continuare a indossare le mascherine».
In Toscana i contagi da coronavirus tornano a impennarsi. Tra l’abbattimento delle restrizioni e la diffusione della variante Omicron 5, ieri ci sono stati 3.812 nuovi positivi: un dato così alto non si registrava dal 27 aprile. E se la nuova ondata — che secondo gli esperti potrebbe accompagnarci almeno fino alla fine di luglio — non sembra più aggressiva delle precedenti mutazioni di Omicron, la sua altissima diffusività sta già portando all’aumento dei ricoveri ospedalieri. E tuttavia l’impatto sulle terapie intensive sembra per il momento non esserci.
La Omicron 5
Febbre alta, ma pochissimi casi di polmonite, con rischi gravi per i non vaccinati, gli immunocompromessi e gli anziani fragili. La Omicron 5 secondo gli esperti prende campo grazie ai tanti mesi trascorsi dall’immunizzazione della popolazione, attraaggressiva verso il vaccino o un precedente contagio. Ieri, Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, ha fatto il punto sulla nuova variante del coronavirus. In quattro punti: «Rispetto a Omicron 2 (la precedente mutazione dominante in Italia, ndr), Omicron 5 è più contagiosa, causa maggior evasione alla risposta immune (quindi ci si contagia di più anche se si è vaccinati o si è già stati infettati, ndr), non è associata a forme più severe della malattia». Inoltre, «l’entità del sovraccarico ospedaliero e l’iimpatto del Long Covid sono proporzionali all’aumento dei casi». La nuova mutazione, che gli scienziati chiamano BA5, non è insomma più delle precedenti, ma contagiando di più, provoca inevitabilmente più ricoveri. Uno scenario che ricorda — anche se in scala decisamente ridotta — quanto vissuto lo scorso inverno, quando l’arrivo della Omicron cambiò completamente lo scenario della pandemia, stravolgendo la dimensione dei numeri dei bollettini quotidiani.
Oggi, un anno fa
Rispetto a un anno fa, lo scenario è del tutto stravolto. Il 21 giugno 2021 la Toscana usciva dalla Zona Gialla per entrare finalmente in quella Bianca, abbandonava il coprifuoco notturno, ma manteneva l’obbligo di mascherine all’aperto e al chiuso e il Green pass, con le limitazioni per cenare all’interno dei ristoranti o per l’uso dei mezzi pubblici. Allora ci furono 45 nuovi contagi, con 3.828 tamponi totali e una percentuale di positivi alla prima diagnosi del 2,3%. Ieri, sono stati 3.812 positivi, con 4.816 tamponi e un tasso di positivi alla prima diagnosi del 79,2%: di fatto, oggi, dopo l’addio al Green pass e con le mascherine obbligatorie ormai solo su mezzi pubblici, negli ospedali e nelle Rsa, 4 toscani su 5 che si sottopongono al test risultano contagiati. Anche l’estate scorsa, però, l’Italia e la Toscana vissero una recrudescenza della pandemia: all’inizio di luglio arrivò nel nostro Paese la variante Delta, che alla fine dello stesso mese aveva ormai soppiantato le precedenti: così la Toscana passò da un minimo di contagi del 29 giugno, appena 18 in tutta la regione, al picco massimo del
La fine delle restrizioni
Il 21 giugno 2021 i nuovi positivi furono 45. Ma era ancora in vigore il Green pass e c’era l’obbligo di mascherina all’aperto e al chiuso
19 agosto con 844 casi. Per poi imboccare una discesa, a colpi di seconde dosi di vaccino, fino a inizio ottobre.
Le conseguenze
Oltre ad avere oggi 85 volte più contagi di un anno fa, la Toscana ha anche più ricoverati di allora, ovvero 285 contro 171. Le forme gravissime sono tuttavia di meno — grazie all’immunizzazione dovuta a vaccinazioni e contagi degli scorsi mesi — tanto che nelle terapie intensive oggi abbiamo 12 pazienti, contro i 38 del 21 giugno 2021. Quel che colpisce in negativo è che il martedì è tradizionalmente un giorno di calo dei ricoveri: durante i fine settimana, cala il tasso di dimissioni, con un aumento dei numeri, così all’inizio della settimana generalmente si registra una netta flessione. Ieri invece ci sono stati 19 ricoveri in più, di cui 2 nelle rianimazioni. Ma i pazienti, rispetto al picco minimo del 12 giugno scorso, ora sono ben 88 in più. Ieri, inoltre sono stati 3 i nuovi decessi.
Le conseguenze della ripresa della pandemia si vedono anche dal numero dei tamponi effettuati. Se tre settimane fa erano 2.022, ora sono quasi raddoppiati. Lo testimoniano anche le singole farmacie. A Firenze, in quella comunale di via Pratese, in una settimana si è passati da una media di 25-30 al giorno a circa 55. In quella di via della Scala da 30 a 50. Una risalita, notevolissima, si legge anche nel dato del tasso dei positivi alla prima diagnosi: se a fine maggio era positiva una persona su 2 che si sottoponeva al test, ora siamo tornati a 4 su 5.