«Non è grave come le altre ondate, ma le mascherine vanno indossate»
Il professor Bartoloni: più prudenza
«Siamo di fronte a un nuovo aumento dei ricoveri Covid. Sia chiaro, non c’è la minaccia di un ritorno alle situazioni delle precedenti ondate. Ma la Omicron 5 rischia comunque di avere un impatto sui servizi ospedalieri e di provocare conseguenze serie sulle persone fragili». A dirlo è il professor Alessandro Bartoloni, primario di Malattie infettive all’ospedale di Careggi.
Professore nel suo reparto i ricoveri Covid aumentano?
«Nell’arco di pochi giorni siamo passati da una decina a una ventina di pazienti, il doppio».
Che spiegazioni si dà?
«È evidente che sono state allentate le precauzioni che avevano contenuto la diffusione del Covid. E la nuova variante, la BA5 (la Omicron 5, ndr), sembra avere una maggiore diffusività».
Che conseguenze ci sono per i malati?
«Per ora i decorsi nella maggior parte dei casi sono lievi. I vaccinati sono protetti dalla forma grave. Ma un po’ di preoccupazione c’è per i non vaccinati, per gli immunocompromessi e per fragili e anziani. Per molti si tratta di forme febbrili, che vanno anche oltre i 39 gradi, ma paragonabili ai sintomi di una forte influenza. Ma nelle persone fragili può bastare poco per costituire un rischio serio. E per chi non è immunizzato o è immunocompromesso non è esclusa la polmonite».
Abbiamo cantato vittoria troppo presto?
«Dobbiamo ricordarci che questa storia non è conclusa e che dovremmo essere più prudenti tutti».
Cosa dovremmo fare?
«Le precauzioni funzionano. E in alcuni casi, come ad esempio portare la mascherina in un negozio o in un supermercato, non erano limitazioni pesanti. Così come il distanziamento, in particolare nei ristoranti».
Con l’estate sono tornati i
grandi concerti. Ci sono rischi anche all’aperto?
«Se le persone stanno a 20 centimetri l’una dall’altra, il rischio c’è. La possibilità che dai grandi concerti di questi giorni possano nascere focolai è concreta».
Lo scorso dicembre, sul Corriere Fiorentino, il professor Romagnani lanciava l’allarme Omicron e chiedeva rigore sulle mascherine e più operatori sanitari. Siamo sempre allo stesso punto?
Questa variante è molto contagiosa Il rischio di nuovi focolai dopo i grandi concerti di questi giorni è concreto
«Sarebbe importantissimo avere più personale, perché il malato Covid è molto più complesso da gestire degli altri pazienti e questo provoca un impegno che può avere un impatto anche sulle altre attività. Ma c’è anche un altro problema: abbiamo tanti pazienti guariti dal Covid, ma ancora positivi, che non possiamo dimettere perché non ci sono strutture di cure intermedie disponibili. Questo ci penalizza molto».