Un malore, muore sulla Cupola Intervento con gru e speleologi
Vittima un turista Usa di 67 anni, forse crisi cardiaca. Oltre due ore per portarlo giù
È morto all’ospedale di Santa Maria Nuova il turista statunitense che ieri mattina alle ore 8.50 in cima alla Cupola del Brunelleschi, nella terrazza panoramica, a circa 91 metri di altezza, si è sentito male. L’uomo, di 67 anni, era in città per una vacanza e aveva deciso di salire i 463 scalini. Dall’ingresso era partito assieme alla moglie e a un gruppo di amici non appena l’accesso viene aperto al pubblico, vale a dire alle 8.15. Alla Cupola si accede solo in maniera contingentata con un accompagnatore o guida, seguendo i ritmi ristretti dello slot e non in autonomia.
Appena arrivato là sopra, il turista ha accusato un malore, probabilmente di natura cardiaca. E a quel punto il personale di servizio ha subito dato l’allarme e i visitatori che erano già sulla Cupola di Brunelleschi sono stati fatti scendere: l’accesso è stato sospeso per permettere le fasi di soccorso.
Sul posto sono intervenute due autoambulanze e un’automedica della Croce Rossa e della Misericordia di Firenze, che ha la sede proprio di fronte al Duomo.
Subito per l’uomo, all’incirca di 90 chili, sono cominciati i tentativi di rianimazione da parte del personale e dei volontari ma durante le manovre di soccorso il polso non ha mai ripreso. I volontari sono passati dalla scale con la spinale ma, vista la ristrettezza del corridoio, lo hanno calato con le corde mentre il paziente era attaccato a un massaggiatore automatico. Una volta arrivato alla terrazza, l’uomo è stato trasbordato nel toboga dei vigili del fuoco, che sono intervenuti per le operazioni di soccorso.
Sul posto hanno lavorato operatori Saf per consentire la complessa discesa da 91 metri di altezza con manovre di deviazione speleo alpino fluviali fino alla terrazza del Duomo per proseguire la discesa con l’ausilio dell’autoscala da un altezza di 32 metri.
Dopo oltre due ore — verso le 11.30 di ieri — il turista è stato trasportato da una autoambulanza all’ospedale di Santa Maria Nuova dove è giunto che era già deceduto. Nonostante tutti gli sforzi possibili, insomma, per lui non c’è stato niente da fare.
Dopo quanto accaduto l’Opera di Santa Maria del Fiore, in una nota, fa presente che «la Cattedrale, la Cupola del Brunelleschi e il Campanile
di Giotto, sono forniti di regolari documenti di valutazione dei rischi e inoltre i Lavoratori dell’Opera sono stati informati e formati secondo i termini di legge». Non solo: nella nota si spiega che «sul sito dell’Opera da sempre è evidenziato che la salita alla Cupola del Brunelleschi e al Campanile di Giotto è fortemente sconsigliata a persone che hanno problemi fisici e in particolare a quelli con problemi cardiocircolatori». Al termine delle operazioni gli ingressi alla Cupola sono stati riaperti per sfoltire le code in attesa di per salire sulla cupola e sul campanile di Giotto, nonostante il caldo.
Sulla Cupola — dopo le ultime disposizioni scattate a causa del Covid — possono accedere ogni volta 125 persone per un massimo di 2.785 visitatori al giorno. La visita dura all’incirca 45 minuti: per salire fino in cima occorrono dai 20 ai 30 minuti.
Ieri in città c’era una giornata da bollino arancione per le alte temperature. E non si esclude che proprio il caldo sia una delle concause del malore che ha provocato la morte del turista.
In Procura si attendono gli atti che arriveranno soltanto stamani: soltanto a quel punto si capirà se la magistratura avrà intenzione di aprire un’inchiesta e di disporre l’esame autoptico per capire quale siano state le cause della morte del turista americano.