Siccità, 90 Comuni limitano l’acqua
Continuano a ridursi Arno, Ombrone e Serchio. E le previsioni meteo preoccupano
Circa 90 Comuni, un terzo di quelli toscani, sono corsi ai ripari con un’ordinanza per limitare il consumo di acqua e tamponare le conseguenze della siccità. Lo scenario è emergenziale: continuano a ridursi le portate dei fiumi Arno — ad Empoli 7,38 metri cubi al secondo — e Serchio, nell’Ombrone scorrono appena 640 litri al secondo, mentre il livello nel bacino di Massaciuccoli cala di 4 millimetri al giorno.E il meteo non aiuta.
Poche gocce dal cielo velato e sole rovente all’orizzonte. Circa 90 Comuni, un terzo di quelli toscani, sono già corsi ai ripari con un’ordinanza per limitare il consumo di acqua e tamponare le conseguenze della siccità. Lo scenario è passato in pochi giorni da preoccupante a emergenziale: continuano a ridursi le portate dei fiumi Arno — ad Empoli 7,38 metri cubi al secondo — e Serchio, mentre nell’Ombrone scorrono appena 640 litri d’acqua al secondo; la scarsità d’acqua nella falda costiera livornese ieri era al di sotto dei minimi storici; il livello nel bacino di Massaciuccoli cala di 4 millimetri al giorno ed è a soli 2 centimetri dal minimo storico (meno 13,1); tra Umbria e Toscana, il lago di Chiusi ha una quota già inferiore a quella per cui è prevista la sospensione dei prelievi.
Così le ordinanze comunali impongono consumi limitati di acqua potabile, soltanto per usi igienico-domestici, e multe salate fino a 500 euro, anche a 600 per chi viene pizzicato a farne un utilizzo improprio. Per evitare il razionamento idrico sono numerose le campagne partite nelle ultime ore sulla costa, soprattutto in Maremma: cartelloni di sensibilizzazione in spiaggia fanno compagnia alle ordinanze dei Comuni di Capalbio, Grosseto, Monterotondo, Orbetello. I divieti resteranno in vigore fino al 31 agosto: «Confidiamo che i cittadini — spiega il sindaco di Capalbio, Gianfranco Chelini — comprendano subito l’importanza della nostra decisione e la gravità della situazione: serve che ognuno di noi si comporti in modo virtuoso, senza sprecare un bene fondamentale per tutti».
L’emergenza idrica rischia di mettere in crisi anche stalle, vendemmie, frantoi e raccolta di pomodori, attività di trasformazione che necessitano dell’acqua. L’assessore regionale all’Ambiente Monia Monni ha incontrato sindaci, autorità e associazioni degli agricoltori. «A Venturina e nel Grossetano l’abbassamento della falda porta anche il problema del cuneo salino: l’acqua diventa troppo salata e questo causa numerosi problemi», ha spiegato il presidente di Confagricoltura Toscana Marco Neri.
Il presidente della Regione Eugenio Giani ha paragonato la situazione attuale a quella del 2003. Ma ha spiegato anche che la Toscana «sta leggermente meglio degli altri perché abbiamo fatto scelte strategiche: penso al lago di Bilancino e a tutta una serie di invasi che hanno consentito oggi di poter avere una raccolta di acque reflue e di distribuzione controllata». Giani ha infine ribadito di voler arrivare a una legge speciale. «Chiamerò i miei assessori per elaborare in rapporto con il Consiglio regionale una legge per procedure agevolate
Le misure Vietati fino al 31 agosto utilizzi diversi da quello igienico-domestico Paura per l’agricoltura
per invasi, laghi e raccolta d’acqua che in un periodo di questo genere ci possa soccorrere perché la siccità non è il problema di un anno, ormai è chiaro che i cambiamenti climatici sono strutturali».
Intanto c’è da preoccuparsi per questa estate: le previsioni elaborate dal Consorzio Lamma per i prossimi giorni dicono zero pioggia e temperature in aumento fino ai 40 gradi di lunedì.