I tassisti protestano Piazzole deserte e passeggeri a piedi
Da mercoledì a ieri pomeriggio lo stop anti-liberalizzazioni. Sciopero il 4 e 5 luglio
Taxi introvabili a Firenze per quasi tutta la giornata, ma anche mercoledì, per l’agitazione dei tassisti e per l’assemblea iniziata ieri mattina e finita a metà pomeriggio. Auto bianche introvabili in particolare all’aeroporto e alla stazione di Santa Maria Novella. I tassisti contestano il Ddl Draghi sulla concorrenza che vuole liberalizzare il settore.
Prima la protesta spontanea dei tassisti, poi una lunga assemblea indetta dalle associazioni di categoria sul ddl concorrenza. Risultato, praticamente impossibile trovare un taxi a Firenze mercoledì e per gran parte della giornata di ieri, in particolare alla stazione centrale e all’aeroporto Vespucci, con i viaggiatori che hanno dovuto caricare bagagli e trolley sulla tramvia.
Poche le auto bianche in servizio, per una sorta «sciopero bianco» contro le liberalizzazioni, mercoledì e nessuna ieri fino alle ore 16, causa assemblea sindacale, mentre più tardi i taxi sono tornati a girare per le strade. Prima però piazzole deserte e risposte solo alle chiamate via radio. Mentre a Palazzo Vecchio sono arrivate segnalazioni da parte di cittadini e viaggiatori alle prese con il disservizio. La svolta è arrivata a metà pomeriggio quando da Roma è arrivata, dai rappresentanti dei taxi arrivati nella capitale, la notizia dell’ottenimento da parte del governo di un incontro il prossimo 27 giugno. Un’apertura che ha disteso un po’ la tensione, anche se resta all’orizzonte la proclamazione dello sciopero nazionale per i giorni 4 e 5 luglio. Il servizio radio-taxi ha funzionato regolarmente, ma la mancanza di auto ha reso difficile trovarle, con lunghe attese, spesso vane. Palazzo Vecchio, al termine della lunga assemblea, ha verificato che il servizio fosse tornato verso la normalità con le auto in strada come assicurato della cooperative e la speranza è che da qui a lunedì — quando in mattinata è in calendario l’incontro con la viceministra delle infrastrutture e della mobilità, Teresa Bellanova — non ci siano altri disservizi.
«È la prima volta che il governo Draghi ci ascolta da quando si è insediato e che ci fissa un incontro, nonostante le nostre reiterate richieste — spiega da Roma Claudio Giudici, di Uritaxi — Ora parleremo con i colleghi che, giustamente arrabbiati, hanno deciso questa forma di protesta e vedremo se riusciremo a calmarli. L’incontro è un primo risultato che come rappresentanze abbiamo ottenuto». «L’assemblea era per informare i tassisti della situazione e della vertenza e dopo che si è sciolta il servizio è tornato — dice Simone Andrei, presidente di Socota — Non capiamo perché il governo voglia favorire le multinazionali e le grandi piattaforme, non siamo assolutamente d’accordo su quanto proposto con la delega per la concorrenza». Intanto i tassisti denunciano quella che definiscono concorrenza sleale degli Ncc. Una denuncia che arriva dalla stessa Uritaxi — «Gli Ncc ne approfittano, applicando prezzi anche di cinque volte più alti del tariffario ordinario», dice Giudici — e da Cna: «Alcuni esponenti la categoria degli Ncc stanno usando in modo improprio la loro autorizzazione presso aeroporto e stazioni di Firenze», dice Marco Carraresi, presidente degli Ncc di Cna Firenze.
La denuncia di Uritaxi Gli Ncc ne hanno subito approfittato applicando prezzi cinque volte più alti rispetto al tariffario e usando i mezzi senza le necessarie autorizzazioni